Servizi per l’impiego in Italia, pubblicato il Rapporto Anpal di monitoraggio 2020

 
La panoramica del sistema pubblico delle politiche attive del lavoro è utile anche per attuare il nuovo programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori - Gol

Il rapporto fotografa il quadro dettagliato su centri per l’impiego, operatori e utenti. Ne emerge un sistema sottodimensionato rispetto alle richieste di servizi dell’utenza e congestionato sul piano operativo, con 551 centri per l’impiego attivi al 2020. Il numero di operatori, pari a 7.772 unità al 2019, è in costante contrazione da oltre un decennio e l’età media è di circa 55 anni.

L’attività quotidiana dei centri per l’impiego riguarda un’ampia offerta di servizi dedicati alle persone e alle imprese, a cui si aggiungono la gestione della condizionalità verso i percettori di sussidi (Naspi, assegno di ricollocazione, reddito di cittadinanza) e il collocamento delle persone disabili.

Sono oltre 2,9 milioni gli utenti presi in carico per il patto di servizio (biennio 2019-2020), attività che richiedono risorse umane specializzate, oggi numericamente insufficienti, soprattutto per i servizi più complessi. Infatti, almeno il 90% dei centri per l’impiego eroga servizi amministrativi, informativi e di primo orientamento e almeno un Cpi su quattro lamenta forti carenze nelle competenze del personale  per i servizi specialistici di orientamento e accompagnamento al lavoro.

Il sistema sembra funzionare al meglio dove ci sono le condizioni per decongestionare l’organizzazione degli uffici, come avviene con Garanzia Giovani, il dispositivo a regia nazionale che dota i Cpi di un’offerta strutturata di misure da offrire ai giovani, oppure nei mercati del lavoro locali più dinamici, dove i volumi di utenza sono più proporzionati. 

Un’altra difficoltà è rappresentata dalla tipologia di utenti che si rivolgono ai Cpi: scarsamente occupabili e  bisognosi di interventi complessi. Questi profili non costituiscono, del resto, una platea appetibile per l’offerta di servizi privati.

La soddisfazione degli utenti dei Cpi oscilla tra il 52,7% e il 61,9% e tutti  gli utenti che hanno svolto un colloquio in un Cpi concordano nel riconoscere la professionalità e la competenza degli operatori pubblici.

Le imprese che hanno utilizzato i servizi dei Cpi esprimono nel 58,2% dei casi un giudizio soddisfacente. 
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