Sbarra (Cisl): “Misure anti contagio e crescita del Paese devono camminare insieme”

 
“È giusto potenziare le misure anti -contagio, come sta facendo il Governo Draghi, estendendo l’obbligo vaccinale ad altre categorie ed allargando l’area di applicazione del green pass. Applicare rigorosamente i protocolli sua sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, sostenere con forza la campagna di vaccinazione, assicurare la terza dose a tutti i cittadini e valutare la necessità di una norma su obbligo vaccinale, come chiediamo dal mese di Agosto, sono per la Cisl gli interventi necessari per frenare la ricorrenza del COVID. Bisogna evitare nuovi lockdown che sarebbero disastrosi per l’economia, per l’occupazione e le condizioni sociali complessive del paese, così come dobbiamo evitare ulteriori perdite di vite umane ”. Lo ha detto oggi a Verona il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, nel corso del suo intervento a Job Orienta.

“La battaglia contro il covid non è vinta, ma deve essere combattuta in parallelo anche sul piano degli interventi per una crescita equa, sugli investimenti pubblici e privati, sulla riduzione delle tasse per i lavoratori ed i pensionati e soprattutto sul fronte del lavoro, attuando il PNRR con una grande azione di riforme. Misure per fermare la diffusione del virus e crescita devono camminare insieme. Per questo serve una grande intesa per lo sviluppo, l’occupazione e le competenze che faccia leva sul capitale umano e sulla conoscenza. La strada da intraprendere è quella degli accordi tra le parti sociali che valorizzino la buona flessibilità, come sta accadendo per lo smartworking, sul quale siamo molto vicini ad un accordo quadro presso il Ministero del lavoro tra tutte le organizzazioni sindacali e datoriali per diffonderne un uso più corretto e maggiormente volto a favorire il benessere lavorativo. Lo stesso si dovrebbe fare per l’apprendistato che è anch’esso una forma di buona flessibilità, uno strumento che va rinnovato, accelerato e qualificato con un forte investimento sui percorsi formativi, inserendo nuove figure di facilitatori del rapporto tra scuole/università ed imprese, potenziando gli incentivi ai datori che lo utilizzino e soprattutto semplificando le procedure”.
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