S&P - Previsioni sulle perdite su crediti bancari a livello globale

 
View globale:

Negli 87 sistemi bancari coperti da S&P Global Ratings, l’agenzia prevede perdite su crediti per oltre 1.667 miliardi di dollari nei due anni fino alla fine del 2025. Ciò rappresenta un aumento annuo di 82 miliardi di dollari (11%) nel 2024 e un ulteriore, più modesto, aumento di 10 miliardi di dollari (1%) nel 2025.

Più della metà di queste perdite - circa 857 miliardi di dollari nel periodo 2024-2025 - sono imputabili al sistema bancario cinese, a testimonianza delle sue dimensioni nel contesto globale. In termini di prestiti alla clientela, il sistema bancario cinese è pari a circa il 95% delle dimensioni dei sistemi bancari dei Paesi del G7 messi insieme.

Nello stesso periodo, le perdite su crediti in Nord America, Europa occidentale e Asia-Pacifico (esclusa la Cina) ammontano complessivamente a circa 545 miliardi di dollari, un terzo del totale globale.

Sebbene le perdite stiano aumentando in termini monetari, la crescita ancora positiva dei prestiti non porta S&P a prevedere un'impennata delle perdite su crediti in proporzione ai prestiti della clientela.

Europa occidentale:

S&P prevede che le perdite su crediti annue per i sistemi bancari dell'Europa occidentale ammonteranno a 88 miliardi di dollari nel 2024 e a 85 miliardi di dollari nel 2025. Rispetto alle perdite effettive di 70 miliardi di dollari nel 2023, queste previsioni rappresentano un aumento annuale del 25% nel 2024, per poi registrare un leggero calo del 3% nel 2025, grazie al proseguimento della ripresa economica.

S&P considera questo aumento come una normalizzazione delle perdite su crediti piuttosto che come un picco anomalo. La qualità complessiva degli asset continua a mostrare una notevole resilienza e le previsioni dell’agenzia di rating riflettono l’aspettativa di un moderato deterioramento nei segmenti più vulnerabili, in particolare le PMI, il credito al consumo non garantito e le esposizioni di commercial real estate. S&P si attende che i mercati del lavoro europei rimangano solidi, il che dovrebbe significare che la qualità delle esposizioni garantite delle banche verso le famiglie, in particolare quelle ipotecarie, dovrebbe mantenere ampiamente resiliente.

Nel complesso, S&P si attende che le maggiori perdite previste siano gestibili per le banche, soprattutto grazie all'aumento dei tassi di interesse, che favorisce i margini di interesse netti, e alle solide posizioni patrimoniali.

La gestione del rischio di credito da parte delle banche sarà fondamentale per la qualità complessiva degli asset e il costo del rischio nei prossimi due anni.

Qualsiasi debolezza della qualità degli asset potrebbe essere avvertita in modo più acuto dalle istituzioni finanziarie non bancarie, date le differenze nei portafogli di prestiti rispetto al settore bancario, più regolamentato.
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