Pictet WM - Un percorso accidentato verso il 2% di inflazione

- di: César Pérez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management
 
La pubblicazione dei dati sull’inflazione dei prezzi di consumo e dei prezzi alla produzione per gennaio, che hanno mostrato aumenti dei prezzi statunitensi meno marcati del previsto, ha dato una breve scossa ai mercati, poiché dopo tali dati la Fed dovrebbe rimanere titubante riguardo al taglio dei tassi d’interesse nel breve termine. I danni, comunque, sono stati limitati (lo S&P 500 ha perso lo 0,35% nella settimana in USD) grazie alla continuazione dei risultati societari positivi e all’effervescenza dell’attività di M&A. Fuori dagli Stati Uniti, l’indice giapponese Nikkei 225 ha raggiunto il suo livello più elevato dall’inizio del 1990. Rendendo ancora più incerte le prospettive per i tempi dei tagli da parte della Fed, i dati sull’inflazione di gennaio hanno provocato un sell off degli US Treasury, con il tasso dei decennali che è salito al 4,29%, il suo massimo da fine novembre, mentre il movimento verso l’alto delle attese sull’inflazione ad un anno ha incrementato la pressione sui tassi a breve termine.  Anche i tassi tedeschi a breve termine sono saliti, sebbene gli investitori sembrino avere solidificato le loro scommesse su tagli dei tassi a giugno. Sui mercati valutari, lo yen è stato la moneta più debole. I deludenti dati sul PIL del 4° trimestre sono stati interpretati come una complicazione per i programmi della Bank of Japan per la normalizzazione della sua politica monetaria. 

La stagione degli utili del 4° trimestre negli Stati Uniti ha raggiunto un picco, con tre quarti delle società che hanno ottenuto utili superiori rispetto alle stime. Il produttore di chip collegati all’IA più emblematico, i prezzi delle cui azioni sono andati alle stelle quest’anno, pubblicherà i risultati mercoledì, e tutti gli occhi saranno puntati sulla guidance. Restiamo dell’idea che la concentrazione dei guadagni su un ristretto gruppo di azioni renda gli indici statunitensi vulnerabili. Questa settimana sono previsti diversi annunci sugli utili in Europa, che però finora sono stati piuttosto sottotono. Monitoreremo gli indici dei direttori degli acquisti per ricavare indizi quanto meno di una stabilizzazione della debole fiducia delle imprese. Si dovrà vedere anche se l'economia e i mercati cinesi prenderanno un po’ di slancio dopo la fine delle celebrazioni del Capodanno lunare. I primi segnali sono buoni, con un’impennata della spesa dei consumatori e dei viaggi durante il periodo di festività.
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