Pictet WM - Ancora una volta la BoJ perde l'occasione di arginare la marea contro lo JPY

- di: Michael Hart, Senior FX Strategist di Pictet Wealth Management
 
Nella riunione di oggi la Bank of Japan ha stabilito – come previsto – di lasciare i tassi invariati allo 0-0.1% e di e di ridimensionare l'entità degli acquisti di obbligazioni. Si auspicava un'alternativa al rialzo dei tassi nel tentativo di stabilizzare il tasso di cambio; tuttavia, la mancanza di fermezza della BoJ ancora una volta non le ha giovato, non diversamente da quanto accaduto in aprile. Sebbene il governatore Ueda abbia lasciato intuire che la riduzione degli acquisti di obbligazioni potrebbe essere sostanziale una volta avviata, non ha fornito alcuna indicazione su quando tale riduzione avverrà o sulla sua entità, rimandando la comunicazione di queste informazioni alla prossima riunione.

Che cos'è allora "sostanziale"? La BoJ detiene circa 600 mila JPY di obbligazioni e acquista circa 5,7 mila JPY al mese. Dato il ritmo dei roll-off, una riduzione degli acquisti di 100 miliardi di yen (meno di 6,6 trn di yen) porterebbe la BoJ in territorio di QT. Una più probabile riduzione degli acquisti di 200-500 JPY potrebbe essere più significativa e portare gli acquisti mensili più vicini ai 5 trilioni di JPY. Questa la cifra da monitorare.

Fermerà la corsa dello yen? Nel migliore dei casi, un simile passo (se reso esplicito, il che limiterebbe in qualche modo la flessibilità della banca centrale giapponese) ridurrebbe il bilancio di 6 mila yen all'anno. Ciò corrisponde all'incirca all'1% all'anno, numeri irrisori rispetto a quelli della Fed, che ha ridotto il proprio bilancio di oltre il 10% negli ultimi 12 mesi. Si tratta quindi di un passo nella giusta direzione, ma è improbabile che sia abbastanza consistente da modificare in modo significativo l'orientamento monetario. Dato l'ampio differenziale dei tassi tra Stati Uniti e Giappone e l'accelerazione strutturale dei deflussi di capitale dal Giappone, è probabile che lo yen rimanga sotto pressione. In effetti, dopo l'intervento di aprile-maggio, che ha trascinato l'USDJPY a 153, la coppia è già risalita a 158.
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