Milano è la città più cara per comprare casa

- di: mutuionline.it
 
È la capitale della moda italiana, nonché il cuore dell’economia del nostro Paese. La città di Milano, nota a livello internazionale per i suoi scambi finanziari e culturali, non è però di facile accessibilità per coloro che intendono acquistare casa.

È quanto emerso da un’analisi presentata da Casavo al 31°Forum di Scenari Immobiliari. La città meneghina è tra le metropoli in cui è possibile comprare meno metri quadrati in assoluto a parità di spesa, al di là della zona e dello stato dell’appartamento. Più accessibile, invece, la città di Torino.

A Milano, inoltre, non si registra un calo significativo dei prezzi tra le zone centrali e le zone periferiche. Un divario più evidente invece nelle altre grandi città italiane. L’indagine consente di comprendere che tipo di appartamento possiamo comprare oggi nelle principali città italiane, percependo in un caso uno stipendio di 1.500 euro netti e nell’altro 2.500 euro.

Con un'entrata di 1.500 euro al mese e un mutuo di 30 anni all’80%, possiamo comprare un monolocale ristrutturato in centro a Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna. La differenza è tutta nella grandezza della casa: solo 20 metri quadri a Milano.
Più del doppio a Torino: 43 metri quadri. Inoltre, nel capoluogo piemontese, se ci si sposta in periferia, si può arrivare a comprare un bilocale o un trilocale. A Milano, invece, in periferia, si possono avere al massimo 14 metri quadrati in più rispetto a un immobile in centro.

Se si percepisce invece uno stipendio di 2.500 euro e si ha un mutuo di 30 anni all’80%, a Milano e a Roma in centro si può acquistare solo un monolocale; a Firenze e a Bologna un bilocale, mentre a Torino un trilocale. Alle stesse condizioni, in periferia, si può acquistare un bilocale di 56 metri quadri a Milano o un trilocale a Firenze, Bologna e Roma. A Torino si può acquistare un quadrilocale da 136 metri quadrati.

Compravendite in calo, rallenta il mercato immobiliare

Il mercato immobiliare residenziale frena. Nel secondo trimestre dell’anno si registra un rallentamento delle transazioni, così come emerge dai dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate. Le compravendite, in totale, 184.110, sono calate del 16% sul territorio nazionale. E sono soprattutto le grandi città a presentare una riduzione più alta dei volumi, in linea con l’andamento nazionale. A condizionare il mercato immobiliare sia l’aumento dei tassi di interesse che il clima di incertezza generale che spinge gli acquirenti casa ad essere più prudenti.

Quale mutuo conviene nel 2023?

Che tipo di mutuo conviene stipulare oggi per evitare di ritrovarsi dinanzi a rate insostenibili? Oggi sicuramente è il mutuo a tasso fisso l’opzione migliore e più conveniente rispetto al mutuo a tasso variabile, tanto che quest’anno le richieste di quest'ultimo sono decisamente diminuite.

Secondo l’Osservatorio Mutui di MutuiOnline.it, le richieste di mutui a tasso fisso rappresentano nel terzo trimestre dell’anno il 93,4% del campione esaminato, contro il 5,3% delle richieste di mutui a tasso variabile.

Nel terzo trimestre dell’anno la durata media di un mutuo è di 24,5 anni e l’importo medio richiesto è pari a 129.981 euro. Anche nel 2023 è l’acquisto dell’abitazione principale la prima motivazione per cui si sottoscrive un mutuo in Italia (56,2%).
Il Magazine
Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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