Meeting di Rimini, Luigi Ferraris: “gli investimenti del Gruppo FS pari al 2% del PIL”

- di: Barbara Bizzarri
 
Dal palco del Meeting di Rimini, l’Amministratore Delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, ha sottolineato il ruolo di Ferrovie dello Stato nella nuova stagione italiana delle infrastrutture, per il cui sviluppo, come specificato da Ferraris, sono impegnate circa 300mila persone all'anno nell'ambito del PNRR, ma non solo: «Gli investimenti del Gruppo FS nei prossimi 10 anni incideranno sul PIL nazionale per il 2% e, con 200 miliardi di euro serviranno a rendere sempre più attrattivo ed efficiente il trasporto collettivo e merci via treno, aumentando almeno del 20% la capacità di trasporto della rete ferroviaria e del 30% il numero di passeggeri». 

Intervenuto nella tavola rotonda Infrastrutture e PNRR: quale sviluppo per l’Italia insieme al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti,  il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Andrea Decaro e Maximo Ibarra, Ceo & General Manager di Engineering, Luigi Ferraris ha ribadito l’impegno del Gruppo FS nell’investire nei prossimi 10 anni 200 miliardi di euro per ammodernare e potenziare infrastrutture che hanno una vita media di oltre 60 anni. Investimenti che avranno un diretto effetto sulla crescita del PIL nazionale, come spiegato da Luigi Ferraris a margine del suo intervento: «Due punti di PIL ci sono e si portano dietro 200.000-300.000 addetti ai lavori fra diretti e indiretti. Quindi l'effetto sull'economia è sicuramente rilevante. Le opere sono su tutto il territorio da Nord a Sud, e quindi è chiaro che la ricaduta è anche e soprattutto sulle economie locali. Questo è sicuramente un aspetto che consente al Paese di potere fare leva su questa nuova ondata di infrastrutture per sostenere la crescita del PIL».

Proprio per questo, sempre secondo Ferraris, al centro ci sono le competenze e le professionalità ed è sempre più importante rinsaldare il dialogo tra il mondo delle università e quello delle imprese: «A tal fine abbiamo firmato un protocollo d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Istruzione e del Merito per la costruzione di una filiera integrata della formazione professionale».

Professionalità e competenze nuove sono necessarie dunque, per contribuire al potenziamento delle infrastrutture del Paese e per puntare all’intermodalità e all’integrazione dei mezzi di trasporto sia lato passeggeri che merci. Da nord a sud i cantieri aperti da RFI e Anas sono quattromila, per opere ferroviarie e stradali che procedono nel rispetto delle tempistiche, con oltre 49 miliardi di euro investiti per nuove opere e manutenzioni, realizzate con un focus sull’innovazione attraverso lo sviluppo di piattaforme digitalizzate per favorire l'integrazione tra mezzi di trasporto diversi e anche il monitoraggio e la manutenzione delle infrastrutture che, ha sottolineato l'AD di FS, «vanno realizzate e mantenute affidabili ed efficienti.  Per la loro manutenzione straordinaria abbiamo deciso con il Ministero di non bloccare le linee, per ridurre i disagi e offrire continuità al servizio».
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