Intesa Sanpaolo: utile netto 2021 +19,4%, approvato il Piano di Impresa 2022-2025

- di: Marco Tringali
 

Intesa Sanpaolo ha reso noti i risultati del 2021 che hanno posto l'accento sulla capacità del gruppo di “affrontare efficacemente la complessità del contesto pandemico”. Un bilancio che ha evidenziato un utile netto di 4,2 miliardi, a fronte di stanziamenti pari a 2,2 miliardi per “l'ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del gruppo”.

Lo storico gruppo bancario ha anche elencato nel dettaglio tutti gli gli stanziamenti del 2021 fra i quali anche gli 1,6 miliardi di euro spesi per  “rettifiche di valore addizionali per accelerare la riduzione dei crediti deteriorati”. Sono stati stanziati 1,2 miliardi nel quarto trimestre al fine di ridurre i 7,7 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi, mentre 0,3 miliardi sono da addebitare al rafforzamento delle riserve assicurative.

Elevata patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi

Risultati confortanti che il gruppo bancario è stato capace di conseguire nonostante un quadro pandemico molto complesso, in cui Intesa Sanpaolo  ha saputo dedicata la giusta “attenzione per le persone del Gruppo e i clienti, consentendo a 78 mila persona di poter lavorare a distanza e assumendo circa 2.400 persone in Italia dal gennaio 2020. Nonostante l'impatto non indifferente del Covid, Intesa Sanpaolo ha tenuto aperte tutte le filiali, garantendo loro piena operatività sia per quanto concerne la consulenza che le operazioni di cassa. Nel comunicato sono state ricordate anche le iniziative sanitarie per oltre 100 milioni di euro.

Fra i dati salienti del bilancio del 2021 si evidenziano l'utile netto pari a 4.185 milioni di euro, rispetto a 3.277 milioni del 2020, in crescita del 19,4% rispetto a 3.505 milioni e un risultato della gestione operativa in crescita del 5,4% rispetto al 2020, In crescita anche i proventi operativi netti che hanno fatto segnare un +1,9% rispetto al 2020, con commissioni nette salite del 9,3%. In calo i dati relativi ai costi operativi che hanno registrato una flessione dell’ 1,1% rispetto al 2020. Migliora anche la qualità del credito, mentre si registra una diminuzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di circa 50 miliardi dal picco di settembre 2015 e di circa 37 miliardi dal dicembre 2017 superando, per circa 11 miliardi, l’obiettivo di riduzione pari a circa 26 miliardi del Piano di Impresa 2018-2021. L’incidenza dei crediti deteriorati è risultata pari al 2,4% al lordo delle rettifiche di valore e all’ 1,2% al netto.

Il CdA proporrà alla prossima assemblea ordinaria la distribuzione di 7,89 centesimi di euro per azione come saldo dividendi e, subordinatamente all'approvazione della BCE, un acquisto di azioni proprie da avviarsi nel 2022 e loro successivo annullamento.

                                                                                                               Il Piano di Impresa 2022-2025

Il Piano di Impresa 2022-2025, si fonda sull’impegno delle persone del Gruppo - che sono la risorsa più importante - alla sua realizzazione. Il Piano prevede per il Gruppo una solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore, un’elevata patrimonializzazione e una marcata connotazione ESG (Environmental, Social, Governance).

L’obiettivo di Intesa Sanpaolo per i prossimi anni continuerà ad essere la creazione di valore forte e sostenibile per tutti gli stakeholder

Nel quadriennio del Piano, Intesa Sanpaolo intende creare oltre 520 miliardi di euro di valore per tutti gli stakeholder: per gli azionisti: oltre 22 miliardi di euro per il 2021-2025 da dividendi cash con payout ratio al 70% in ciascun anno del Piano e buyback di 3,4 miliardi nel 2022, per le famiglie e le imprese: nuovo credito a medio-lungo termine erogato all’economia reale per 328 miliardi di euro, di cui 285 miliardi in Italia; per le persone del Gruppo: spese del personale per 26,5 miliardi di euro; per i fornitori: acquisti e investimenti per 17 miliardi di euro; per il settore pubblico: imposte (dirette e indirette) per 15 miliardi di euro; per il social lending: nuovo credito a supporto di attività nonprofit e di persone vulnerabili e giovani per 25 miliardi di euro, che contraddistingue il Gruppo come il più importante finanziatore nel social lending in Italia; per le persone in difficoltà, i giovani e i senior: investimenti e donazioni per circa 500 milioni di euro, che contraddistinguono il Gruppo come la prima Banca per impatto sociale al mondo; per l’ambiente: nuovo credito alla green economy, all’economia circolare e alla transizione ecologica per 88 miliardi di euro, con un forte focus sul supporto alla transizione ecologica alle aziende corporate e alle piccole e medie imprese.

Intesa Sanpaolo, con il Piano di Impresa 2022-2025, intende rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di banca leader per le tematiche ESG, con l’impegno non solo a destinare nel 2022-2025 circa 115 miliardi di euro alla comunità e alla transizione verde e circa 500 milioni di euro per supportare le persone in difficoltà, ma anche a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette, entro il 2030 per le proprie ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti e per l’asset management e l’attività assicurativa, e, in aggiunta, a proteggere e ripristinare il capitale naturale piantando oltre 100 milioni di alberi nel quadriennio del Piano, mediante iniziative dirette del Gruppo o finanziamenti alla clientela dedicati, e adottando una specifica politica per la biodiversità.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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