Inflazione, Codacons: bene frenata, ma forti tensioni nel settore delle vacanze
La frenata dell’inflazione, che anche a maggio si mantiene stabile allo 0,8%, è un segnale positivo per le tasche degli italiani, ma i dati Istat evidenziano fortissime tensioni nel comparto delle vacanze, con prezzi e tariffe che salgono in modo sensibile rispetto allo scorso anno. Lo afferma il Codacons, commentando i numeri dell’istituto di statistica.
Dai trasporti agli alloggi, passando per musei, pedaggi, parcheggi, tutte le voci che interessano i viaggi e il turismo registrano un andamento in forte crescita, un dato estremamente preoccupante in vista delle prossime partenze estive – analizza il Codacons – I treni sono rincarati del +8,1% rispetto allo scorso anno, bus e pullman del +4%, il gasolio costa il 4,9% in più, +3,8% la benzina, a cui si aggiunge un aumento medio del +2,7% per i parcheggi e del +1,9% per i pedaggi. I pacchetti vacanza rappresentano la voce con gli aumenti più pesanti, addirittura +20,4% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Più costoso anche dormire fuori: i listini di alberghi, motel, pensioni sono rincarati del +7,8% su base annua, +8,1% le altre strutture ricettive (case vacanza, b&b, ecc.). Musei e monumenti storici segnano un +2,5%, mentre per mangiare al ristorante si spende il 3,6% in più.
In controtendenza i biglietti aerei, con le tariffe dei voli nazionali che scendono del -11,2% su anno, -16,4% i voli internazionali, -10,6% i voli europei, ma si tratta di un calo fisiologico dopo i forti rincari registrati a marzo per effetto della Pasqua – avverte l’associazione – Per il mese di agosto i prezzi dei voli per le principali località di villeggiatura monitorati dal Codacons mostrano infatti sensibili rialzi rispetto alla scorsa estate.