Inflazione: Confesercenti, ancora elevata. Sul 2023 pesano incertezze

 
L’inflazione si conferma ancora elevata, collocandosi al 10% rispetto allo scorso anno, nonostante il lieve ritocco verso il basso sulle stime preliminari ed il discreto rallentamento rispetto al mese di dicembre. Così Confesercenti, in una nota, commenta i dati diffusi da Istat sull’inflazione di gennaio.

Molto probabilmente, come ci dicono tutte le previsioni, quest’anno dovremmo assistere ad una decisa riduzione dell’inflazione – che in sostanza dovrebbe essere dimezzata con una variazione dell’indice dei prezzi tra il 5 e 6% all’incirca – grazie al rientro dei prezzi energetici ed alla linea dura della Bce per frenarla: per tornare al livello obiettivo vicino al 2%, però, bisognerà attendere il 2025.

Sul 2023 pesano, dunque, ancora molte incognite: si tratta, perciò, di capire se l’evolvere del conflitto russo-ucraino, con l’ulteriore deterioramento delle relazioni internazionali, non crei ulteriori tensioni da un lato e se la forte e decisa iniziativa della Banca centrale europea dall’altro non spiazzi di nuovo la spesa delle famiglie, attraverso la spinta verso l’alto dei tassi di interesse per mutui e prestiti, e non peggiori ulteriormente la situazione delle imprese sul fronte della liquidità.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 45 record
Pagina
5
20/01/2025
Giappone, crollano gli ordini di macchinari nel settore privato
20/01/2025
Tregua a Gaza, primo scambio prigionieri-ostaggi: per Hamas manca una persona
17/01/2025
Via all'era Ita-Lufthansa, integrazione 'in tempi brevi'
17/01/2025
Tajani, spero che gli italiani in Germania non votino Afd
17/01/2025
Australian Open, Sinner-Giron: quel precedente fortunato di Jannik contro l'americano
17/01/2025
Guerriglia urbana' a Napoli per il cippo di Sant'Antonio
Trovati 45 record
Pagina
5