Inflazione, Codacons: ancora a livelli elevatissimi, con tasso al 10,1% stangata da +2.954 euro annui a famiglia

 
Il ribasso dell’inflazione registrato a gennaio è una mera illusione ottica dovuta al forte calo dei prezzi dei beni energetici, e il tasso di crescita dei listini al dettaglio rimane ancora a livelli elevatissimi che riportano l’Italia al settembre del 1984. Lo afferma il Codacons, commentando i dati provvisori diffusi oggi dall’Istat.

“I numeri sull’inflazione non devono trarre in inganno – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il caro-prezzi continua purtroppo anche a gennaio ad abbattersi sugli italiani, con il tasso al 10,1% che, a parità di consumi, rappresenta una mazzata da +2.954 euro annui per la famiglia “tipo”, +3.826 euro per un nucleo con due figli. Il rallentamento registrato nell’ultimo mese è da attribuire unicamente al forte ribasso dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, che passano su base annua da +70,2% a -10,9%. Al contrario si accentua l’inflazione per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,5% a +9,0%) e gli alimentari continuano a mantenersi su livelli elevati (+12,8%)”.

“Sul fronte dei prezzi al dettaglio, quindi, l’Italia è messa ancora male, e il rischio concreto è ora quello di una nuova ondata di rincari a partire dal prossimo 5 febbraio, quando l’embargo ai prodotti raffinati russi farà salire i listini di benzina e gasolio, con conseguenze dirette su una moltitudine di prodotti” – conclude Rienzi.
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