In Italia le donne Ceo sono salite al 20%: i dati del rapporto “Woman in Business” di Grant Thornton del 2021

- di: Marco Tringali
 
In Italia le donne Ceo sono salite al 20%: i dati del rapporto “Woman in Business” di Grant Thornton del 2021

Anche se nel nostro paese, il ruolo delle donne nel mondo del lavoro, rimane sostanzialmente subordinato rispetto a quello degli uomini, il recente Rapporto annuale, “Women in Business”, curato da Grant Thornton, lascia intravedere uno spiraglio di luce. L'ultimo report stilato dal noto network di consulenza internazionale, ha evidenziato una crescita in Italia del numero delle donne che detengono posizioni di leadership nelle aziende.

Ad oggi, sono complessivamente il 32%, con una crescita del 2% rispetto al medesimo rapporto stilato nel 2020. Un segno più che fa ben sperare ma che di certo non migliora di molto la situazione dell'Italia che rimane ancora nelle retrovie tra le 30 economie mondiali analizzate su questo fattore. Un dato comunque incoraggiante, se si considera l'impatto non indifferente che la pandemia ha avuto sull'economia globale. In tutte le macroaree a livello globale, il numero delle donne che detengono un ruolo dirigenziale, rimane al di sopra della soglia del 30%. Un dato che riguarda anche la regione dell'APAC, dove nel 2021 questa soglia non era ancora stata superata.

Il dato più elevato riguarda il SudAfrica, dove le donne che occupano un ruolo di vertice in azienda sono il 42%. In questa speciale classifica, il secondo posto spetta a pari merito alla Turchia e alla Malesia con il 40%. Analizzando invece i settori dove le donne hanno un ruolo di comando, spicca il primo posto dell'healthcare con il 39%, mentre il settore del turismo e dell'estrazione occupano il secondo posto con il 37%. In fondo alla classifica il settore manifatturiero con il 28% e quello dei trasporti con il 29%. Cala invece di due punti percentuali il numero delle donne CEO nel 2021. Mentre nel 2020 erano state complessivamente il 26%, nell'anno che si è appena chiuso la percentuale è scesa al 24%. Cresce invece la percentuale delle donne che occupano il ruolo di CFO, attualmente al 37% contro il 36% dell'anno precedente. Sale di un punto percentuale anche il numero delle donne che occupano ruoli senior più tradizionali, che oggi si attesa al 32% contro il 31% del 2020.

Il rapporto curato da Grant Thornton ha anche evidenziato come il 95% dei leader aziendali del Mid Market sia impegnato concretamente nella promozione di una cultura più inclusiva, mentre oltre il 70% delle aziende sta lavorando per creare un ambiente più incisivo al fine di valorizzare e trattenere talenti femminili. Oggi il 47% dei leader aziendali si è impegnato per trovare equilibrio tra lavoro e vita privata e/o flessibilità per i dipendenti (2 punti in più rispetto al 2021), mentre il 44% ha introdotto nuove pratiche di lavoro per coinvolgere tutte le figure professionali, incluso il lavoro virtuale e flessibile (7 punti in più rispetto al 2021). Il 44% invece, si è prodigato per creare un ambiente di lavoro in cui tutti i colleghi possano condividere idee, problemi e domande.

Oltre il 70% delle aziende nel Mid Market sta lavorando per creare un ambiente più inclusivo per attrarre e trattenere i talenti femminili 

Dal report si apprende anche che il 73% delle imprese che il network di consulenza ha intervistato, ritiene che “le nuove pratiche lavorative a seguito del Covid (smart working e l’utilizzo di nuove tecnologie)” favoriranno una migliore traiettoria di carriera per le donne, soprattutto nel lungo termine, con un aumento del +4% rispetto al dato del 2021. In Italia rimane basso (anche se in crescita) il numero delle donne che occupano la posizione di CEO nel 2022: complessivamente sono state il 20% contro il 18% del 2021. Cresce dell'1% il numero delle donne che in Italia occupa un ruolo di senior management (30% contro il 29% del 2020), così come sale di un punto percentuale (30%), il numero delle donne che detengono posizioni di leadership. Risulta essere invece in calo la percentuale di aziende senza presenze femminili nel senior management (12% rispetto al 23% dello scorso anno). Un dato che consente al nostro paese di attestarsi su percentuali analoghe a quelle di molti altri paesi europei.  

Secondo Martina Cellana, Manager di Grant Thornton Financial Advisory Services, occorrerà impegnarsi ulteriormente al fine di evitare inversioni di marcia: “E' fondamentale – ha spiegato la Cellana - insinuare all’interno di ogni organizzazione misure e azioni volte alla sensibilizzazione in tema di engagment&inclusion e a una cultura di ascolto. Come donne è inoltre necessario far sentire la propria voce, non arrendersi e sfruttare i traguardi ad oggi raggiunti, per continuare a costruire un mondo professionale meritocratico ed equo, impegnandosi quotidianamente a scardinare uno status quo ancora ingombrante. Ritengo che sia fondamentale in un percorso di crescita professionale e trovare il coraggio di chiedere e far parte di un’organizzazione in grado di ascoltare e accogliere.”

Maria Grazia Apuleo, Manager di Bernoni Grant Thornton ha stigmatizzato il fatto che le percentuali, seppure in crescita, siano ancora da ritenere sostanzialmente carenti “L’aumento della presenza di donne che ricoprono posizioni senior- ha ricordato la Apuleo - è decisamente esiguo. L’impegno nell’accelerare le pari opportunità non è mai stato così importante quanto in questo momento storico. Durante la pandemia, infatti, le difficoltà già presenti nei luoghi di lavoro sono affiorate con più evidenza. Tuttavia il periodo appena passato ha mostrato come la salute e il benessere di un’azienda dipenda anche dallo stato emotivo e psicologico delle persone e in Grant Thornton ci impegniamo proprio nella costruzione di un ambiente rispettoso e aperto all’ascolto, valorizzando quotidianamente prospettive e culture diverse. Per essere un’affidabile woman in business è necessario, difatti, avere il supporto di una realtà aziendale definita e stabile, una struttura sensibile che promuova l’equilibrio di genere senza pregiudizi e discriminazioni.”
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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