Riunioni, benefit, motivazione, ufficio e colleghi: ogni tematica relazionata al posto di lavoro ha sempre avuto una grande importanza, ma mai come nell’ultimo anno, periodo estremamente influenzato dalla pandemia e dagli effetti dello smartworking nei confronti dei team di lavoro e delle organizzazioni. Le aziende hanno dovuto reinventarsi per assicurare ai propri dipendenti tutte le misure protettive necessarie e gli strumenti adeguati a lavorare in un clima il più possibile sicuro, produttivo e sereno. A proposito di cambiamenti innovativi per migliorare il proprio ambiente lavorativo e l’employee experience attraverso il benessere organizzativo ed assicurarsi la fiducia e la soddisfazione da parte dei dipendenti, Great Place to Work, nota società di consulenza organizzativa e leader in Italia e in tutto il mondo nello studio e nell’analisi del clima aziendale, giovedì 22 aprile dalle 14.30 renderà pubblica la classifica delle aziende “Best Workplaces 2021”, ovvero le 50 migliori imprese italiane per cui lavorare secondo le opinioni dei dipendenti. Il tutto verrà trasmesso, per la prima volta in assoluto, in live streaming sul sito Corriere.it, sui social del Corriere della Sera e su quelli di Great Place to Work. Inoltre, gli studi televisivi dello stesso Corriere, a Milano, ospiteranno la diretta dell’evento che sarà sia fisico sia virtuale con giornalisti ed ospiti in studio e collegati da remoto. La premiazione sarà corredata di live-tweeting e, a conclusione della diretta online, la classifica verrà diffusa sul sito web e sui canali social sia di Great Place to Work sia delle aziende premiate e, al tempo stesso, anche attraverso uno speciale dedicato, sia in versione cartacea sia online, dal Corriere della Sera. Per partecipare all’evento, gratuito e aperto a tutti, basta registrarsi attraverso il form sulla pagina dedicata collegandosi a questo link: bestworkplaces.it.
“La classifica delle migliori imprese per cui lavorare in Italia completa un percorso di ricerca durato un anno, in cui sono state analizzate 128 aziende, ascoltando i pareri di oltre 53.000 persone riguardo al proprio ambiente di lavoro – afferma Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia – Si tratta di un attento lavoro di analisi che è la base fondante del nostro modello professionale ed operativo incentrato sulla persona. Nel corso della pandemia abbiamo analizzato una quantità innumerevole di dati e i risultati, ottenuti tramite il questionario di clima aziendale Trust Index, testimoniano un aumento di 4 punti percentuali dell’indice di fiducia dei collaboratori nei confronti delle organizzazioni: parliamo di un risultato storico per Great Place To Work ed è frutto dell’operato delle aziende che, nel corso di un anno molto complicato, hanno dimostrato attenzione, comunicazione e ottime skills di problem solving – aggiunge Zollo – Le imprese, considerate «great places to work», sono ambienti in cui le persone, orgogliose di ciò che fanno, credono nei propri datori di lavoro e, al tempo stesso, sono organizzazioni in grado di attrarre talenti, incrementare la motivazione dei propri collaboratori e sviluppare clima organizzativo ed employer branding, riuscendo così ad ottenere risultati e performance migliori dal punto di vista economico. Il minimo comune denominatore dell’eccellenza di un ambiente lavorativo è sicuramente la fiducia, intesa come fattore chiave di tutti i rapporti e le relazioni quotidiane che costruiscono e fortificano la solidità e il miglioramento continuo, umano ed economico, di ogni singola azienda”, conclude il CEO di Great Place to Work.