Il ministro Giorgetti: "I corpi intermedi hanno un ruolo vitale"

 
Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, è intervenuto ai lavori dell'Assemblea Generale di Confcommercio. "Com’è stato ricordato dal presidente Sangalli nel suo intervento- ha detto Giorgetti - nei due anni che abbiamo alle spalle le associazioni hanno svolto un ruolo fondamentale di cuscinetto rispetto alla tensione sociale". "Il terziario di mercato - ha detto Giorgetti - è fatto di partite Iva che ogni giorno si confrontano con la concorrenza e devono affrontare sfide senza protezione e nel corso della crisi pandemica l'impostazione complessiva dell’azione dei governi in Europa è stata difensiva, per far sopravvivere il tessuto produttivo delle imprese e poi si è proiettata in una logica più di attacco con il Recovery plan, con una politica di investimenti sul futuro". "La guerra in Ucraina è stato un evento che ha inciso e inciderà in modo negativo sullo sviluppo di alcuni investimenti. Poi c’è il grande problema dell’inflazione e della perdita del potere d’acquisto delle famiglie. Oggi paghiamo anche delle scelte fatte in passato in tema di politiche energetiche e ambientali".

"Il dibattito sul salario minimo è importante ma attenzione a pensare che con la norma e legge si possano risolvere i problemi. L'Italia ha una storia di contrattazione collettiva che ha prodotto risultati importanti, non bisogna creare distorsioni per i lavoratori che potrebbero essere anche controproducenti". Parlando di concorrenza, il ministro non è voluto entrare nel tema specifico dei balneari. "Ma a proposito di Europa, mercato e trasparenza- ha detto Giorgetti - penso che l'Europa debba difendere i valori della concorrenza in modo trasparente. Non deve essere debole con i forti e forte con i deboli. Quando si tratta di approvare queste direttive il piccolo imprenditore non ha la potenza di lobby delle grandi piattaforme". 

Giorgetti ha chiuso il suo intervento parlando della crisi energetica e deli interventi di sostegno a favore di imprese e famiglie. "Guardando avanti dobbiamo porci il tema di razionalizzare le spese. Il paese è già fortemente indebitato e il Governo deve, da un lato garantire una politica di bilancio seria e consapevole della situazione, con l'esigenza di far fronte al bilancio pubblico per legittime richieste delle famiglie". "Dobbiamo porci il tema di razionalizzare qualche voce di spesa, tra cui i bonus, perché non posso immaginare un'aumento dell'imposizione fiscale per finanziare altri tipi di spesa".  
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