IG Italia - Preview BCE: primo taglio dei tassi ma tanta cautela per prossime mosse

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
Domani il Governing Council della Banca Centrale Europea si riunirà a Francoforte per decidere in materia di politica monetaria. Alle 14,15 italiane la BCE comunicherà le proprie scelte sui tassi di interesse e alle 14,45 il governatore della banca centrale, Christine Lagarde, terrà la conferenza stampa sulle decisioni.

Le nostre aspettative sono fissate su:

- Taglio dei tassi di interesse di 25 punti base (tasso sui depositi al 3,75% dal 4%, tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale al 4,25% dal 4,50%, tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,50% dal 4,75%);

- Grande cautela e pochi dettagli sulle prossime mosse di politica monetaria, nessun impegno per nuovi tagli del costo del denaro;

- Mantenimento di un atteggiamento “data-dependant”, ovvero legato all’andamento delle variabili macroeconomiche (in particolare inflazione).

Nonostante il recente rialzo dell’inflazione di maggio crediamo che il taglio dei tassi sia lo scenario con elevate probabilità di realizzazione. Un eventuale annuncio di mantenere il costo del denaro invariato nell’Eurozona porterebbe effetti destabilizzanti sui mercati finanziari, tenendo conto che la comunicazione dei membri del Consiglio Direttivo della BCE è andata in unica direzione ovvero un cambio di politica monetaria.  Per la BCE sarebbe la prima volta nella sua storia che agisce in politica monetaria prima rispetto alla Federal Reserve. Tuttavia la scelta è inevitabile considerando le diverse condizioni economiche delle due aree economiche.

Riteniamo che la presidente Christine Largade, possa prendere tempo nella conferenza stampa non fornendo ulteriori dettagli sulle strategie monetarie post meeting di giugno. Le decisioni dipenderanno dall’andamento delle variabili macroeconomiche nei prossimi mesi (in particolare inflazione). A muovere i mercati potrebbero essere le stime degli esperti della BCE (inflazione, PIL e disoccupazione) che in caso dovessero divergere rispetto le aspettative di mercato potrebbero influenzare notevolmente l’andamento del cambio eurodollaro.

I banchieri centrali europei sono particolarmente cauti per due ragioni:

1) l’inflazione del settore dei servizi rimane particolarmente alta (a maggio 4,1% su base annuale);

2) l’incertezza che avvolge la politica monetaria della Federal Reserve, vicina ma non troppo a tagliare anche lei i tassi di interesse.


Al momento i mercati scontano una riduzione di 50/75 bps. Le nostre aspettative sono meno dovish rispetto al mercato. Ci aspettiamo oltre al taglio di giugno anche un successivo taglio in autunno. Entro la fine dell’anno la BCE si riunirà, oltre domani, anche in altre 4 occasioni  (Luglio, Settembre, Ottobre e Dicembre). 
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