Fs, Pellecchia (Fit-Cisl): Bene piano industriale. Fondamentale il merci

 
“Il piano così com’è stato presentato nel suo sviluppo decennale ci convince. Dobbiamo però approfondire tutti i singoli capitoli e contiamo di farlo presto. È un fatto positivo che si punti anche sullo sviluppo del settore merci, finora considerato alla stregua di una Cenerentola”. È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, in merito alla presentazione odierna del piano industriale del gruppo Fs Italiane.

Prosegue Pellecchia: “Si tratta di un piano ambizioso ma, grazie alla professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Fs Italiane, i suoi obiettivi sono perseguibili. Guardiamo con favore la previsione di assunzione di 40mila giovani nell’arco di piano: negli anni scorsi avevamo chiesto a più riprese di programmare azioni di ricambio generazionale sul medio-lungo termine, tenendo conto anche dell’evoluzione dei processi e quindi delle esigenze di nuove figure professionali. La previsione è inoltre compatibile con la necessità di incrementare il personale indispensabile per mantenere in sicurezza e in efficienza i 16mila km della rete ferroviaria (Rfi) e i 32mila km di strade e autostrade (Anas) con 40mila ponti e viadotti e 4.100 gallerie. Riteniamo indispensabile avviare percorsi di reskilling, upskilling e crescita professionale del personale che vanta esperienza e know how ferroviario. Va poi accelerata la realizzazione delle grandi opere come il potenziamento della dorsale adriatica e della Napoli-Bari, oltre che l’adeguamento e l’ammodernamento delle tratte di rete e impianti che lo richiedono”.

“La nostra attenzione – aggiunge il Segretario generale – è particolarmente focalizzata sull’implementazione del trasporto merci su rotaia: abbiamo più volte evidenziato che mancano solo 8 anni per conseguire gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, sottoscritta anche dall’Italia il 25 settembre 2015. L’agenda prevede il raggiungimento entro quell’anno di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, a loro volta suddivisi in 169 target molto concreti, per rendere i trasporti più green e quindi sostenibili. È chiaro che questi obiettivi non si possono raggiungere senza rafforzare il trasporto merci su rotaia (anche con le cosiddette “autostrade viaggianti”) che oggi rappresenta solo il 13% contro una media europea del 20%.
Per quanto riguarda il trasporto passeggeri, invece, a valle dei riscontrati cambiamenti delle abitudini, riteniamo sia opportuno implementare anche l’offerta commerciale, tenendo conto anche dei nuovi flussi turistici.

Quanto al capitolo salute e sicurezza sul lavoro, atteso che nel gruppo Fs Italiane esistono già standard elevati di sicurezza, puntiamo a incrementarli ulteriormente, prevedendo campagne annuali sulla sicurezza, sistematici momenti di formazione, informazione, promozione e diffusione della cultura della sicurezza”.

Conclude Pellecchia: “A questo punto aspettiamo di confrontarci con le singole società del gruppo Fs Italiane sul piano industriale di ciascuna di esse”.
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