Fisco: il governo interviene su sanzioni e scadenze

- di: Confcommercio
 
Oggi il governo si prepara a varare in Consiglio dei ministri due decreti attuativi del ddl sulla riforma fiscale. Il primo rivede lo Statuto dei diritti del contribuente, ed ha come obiettivo "revisionarne la disciplina e garantire la certezza del diritto". Con il nuovo dl viene poi introdotto un cambio di paradigma nel rapporto tra cittadino e Agenzia delle Entrate, che comporterà maggiori obblighi per quest'ultima. All'amministrazione finanziaria si chiede infatti di motivare sempre gli atti che invia al cittadino, che dovranno, perciò, essere fondati su dati ed elementi certi, indicando le prove dell'accertamento. Il secondo decreto si concentra sugli adempimenti e sul calendario dei versamenti, un riordino chiesto anche dai commercialisti che puntano a mettere in sicurezza soprattutto il periodo estivo, oggi aggravato da oltre un centinaio di scadenze. Sarà ripensato anche il meccanismo di riscossione: il magazzino di cartelle esattoriali ha raggiunto livelli "abnormi", circa 1.153 miliardi di euro, che non si riescono a riscuotere perché i soggetti sono in gran parte deceduti o falliti. Sul tavolo ci sarà anche il nuovo dl energia che proroga per sei mesi/un anno il mercato tutelato e prevede un nuovo servizio ad hoc per la fornitura di energia elettrica ai clienti vulnerabili.  

Fisco: il governo approva la legge delega di riforma

Il disegno di legge delega per la riforma fiscale è diventato legge il 4 agosto scorso. La Camera ha approvato in via definitiva il ddl con 184 voti favorevoli e 85 contrari. Questa la cornice con i principi e i criteri per la revisione del sistema tributario, che il governo dovrà tradurre in norme con specifici decreti entro i prossimi 24 mesi. L'esecutivo dovrà però fare i conti con le risorse a diposizione e con ogni probabilità le prime misure ad essere attuate saranno quelle che non richiedono coperture.

Tra le novità più significative la riduzione delle quattro aliquote Irpef, l'Iva azzerata per i beni di prima necessità, sanzioni penali attenuate per i contribuenti che si sono trovati impossibilitati a pagare e per le imprese che collaborano. "Una vera e propria svolta per l'Italia", ha detto Giorgia Meloni. "Siamo riusciti a portare a casa un grande risultato - ha aggiunto il vice ministro all'economia, Maurizio Leo - è una riforma storica".

Per renderlo operativo come detto servirà l'approvazione del testo-cornice dal Parlamento e poi il varo dei decreti delegati che dovranno contenere anche le opportune "coperture" finanziarie, che in parte saranno garantite dalla revisione delle attuali 600 "tax expenditures", che hanno un costo di 165 miliardi, ma nel corso dei prossimi due anni serviranno ulteriori risorse per rivedere il sistema delle entrate.
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