Energia: Pichetto, riforma del mercato elettrico per accelerare la transizione e rafforzare la competitività del sistema

 
È stato raggiunto nel Consiglio Energia che si è tenuto il 17 ottobre a Lussemburgo un accordo sulla proposta di riforma del mercato elettrico.

L’Italia ha più volte manifestato l’urgenza di questa riforma, per superare un mercato prevalentemente basato su meccanismi di breve termine e soggetto alla volatilità dei prezzi del gas naturale.

L'obiettivo della riforma è dotarsi degli strumenti per raggiungere in modo efficiente per i consumatori e sicuro per il sistema gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione.

Il testo concordato contiene elementi fortemente voluti dall’Italia, quali:

- Il rafforzamento degli strumenti di lungo termine, Contratti per Differenza e PPA, per fornire gli adeguati segnali di prezzo per lo sviluppo di nuovi impianti, rinnovabili e nucleari. Questo promuove anche il desiderato ‘disaccoppiamento’ di tali tecnologie inframarginali dal prezzo del gas naturale.

- Il focus sugli strumenti dedicati allo sviluppo della necessaria capacità flessibile, quale quella di accumulo di grandi dimensioni.

- Il riconoscimento del ruolo strutturale dei meccanismi di capacità per l’adeguatezza.

“Il nuovo disegno di mercato – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin – abiliterà una trasformazione rapida e radicale del sistema elettrico. Anche grazie a queste nuove regole – ha aggiunto il ministro Pichetto – in Italia puntiamo a sviluppare al 2030 oltre 70 GW di nuova capacità rinnovabile e 70 GWh di accumuli di grandi dimensioni, decarbonizzando il settore elettrico, riducendo al contempo la volatilità di prezzi per i consumatori e restituendo competitività al nostro sistema produttivo”.
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