Dl Agricoltura: emendamenti rispondono a richieste Coldiretti, ma occorre andare avanti
Coldiretti esprime soddisfazione per l’approvazione di diversi emendamenti al DL agricoltura approvati in Senato che recepiscono molte delle proposte avanzate dall’organizzazione agricola, a partire dalle misure per il contrasto alla xylella e alla diffusione della peste suina dovuta alla proliferazione degli ungulati, dagli interventi per il rafforzamento degli strumenti di contrasto al caporalato e al fotovoltaico selvaggio oltre che allo stanziamento di risorse per la ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario e per la siccità in Sicilia.
Il provvedimento, integrato da tali norme di legge, permetterà di rispondere in modo più adeguato e completo alle necessità del settore agricolo, che attualmente deve affrontare sfide significative come l’aumento dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e gli effetti dei cambiamenti climatici, a partire dai fenomeni meteorologici estremi sempre più diffusi. Per questo ora non bisogna fermarsi, ma proseguire nell’individuazione di nuovi interventi. Coldiretti ritiene necessario, invece, un intervento sulle assicurazioni dei mezzi agricoli per non aggravare i costi delle imprese agricole e di alleggerire gli oneri burocratici.
Stop al fotovoltaico selvaggio. Per quanto riguarda il fotovoltaico, era importante ridefinire nelle zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti in quali aree non si applica il divieto di installazione di impianti con moduli collocati a terra.
Lo stop al fotovoltaico selvaggio, ricorda Coldiretti, era necessario per porre un freno a quello che era un vero e proprio far west normativo, che ha provocato un consumo indiscriminato di suolo agricolo e ha permesso ai fondi di investimento speculativi di guadagnare dall’installazione di maxi impianti su terreni agricoli.
Coldiretti, come ribadito più volte, non è assolutamente contraria alle fonti rinnovabili, e la dimostrazione è data dalla forte partecipazione delle imprese agricole alla misura del Pnrr per gli impianti fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine, che permettono di raggiungere il triplice obiettivo di produzione di energia pulita e sostenibile, disponibilità di terreni coltivabili e riduzione dei costi energetici.
Monitoraggio a contrasto del caporalato. Le misure finalizzate a incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell’agricoltura, e in particolare l’istituzione di un sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura, confermano la necessità di contrastare il fenomeno implementando le attività ispettive e inasprendo le sanzioni contro il lavoro nero e lo sfruttamento; solo una maggiore vigilanza e controllo potranno assicurare effettivamente la tutela della dignità dei lavoratori e arginare il tentativo delle agromafie di estendere il proprio controllo sul settore agroalimentare, sfruttando le persone e soffocando l’imprenditoria onesta. È necessario lavorare per filiere più eque, spiega Coldiretti, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguardi l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore.
Rafforzamento dei poteri Commissario peste suina. In tema di fauna selvatica, positivo il rafforzamento dei poteri attribuiti al Commissario straordinario per il contrasto alla peste suina africana; servono interventi rapidi per evitare la chiusura delle aziende agricole a causa della diffusione incontrollata della fauna selvatica, a partire dalla immediata attuazione a livello regionale del Piano straordinario per la gestione e il contenimento, adottato lo scorso anno con decreto interministeriale.
Per questo proseguono in tutta Italia le mobilitazioni di migliaia di agricoltori di Coldiretti che stanno protestando davanti i palazzi delle Regioni per fermare l’invasione di cinghiali che mettono a rischio i campi e la vita degli automobilisti.
Trenta milioni contro la xylella. Bene l’approvazione dell’emendamento che autorizza la spesa di 30 milioni di euro per l’anno 2024 per l’attuazione di misure di investimento e riconversione tramite cultivar di ulivo resistenti, per aiutare la più grande fabbrica green del Sud Italia nella ricostruzione olivicola dopo la moria di milioni di ulivi a causa della Xylella fastidiosa. Si tratta sicuramente di un primo atto importante, sottolinea Coldiretti, ma ora servirà anche strutturare una serie di interventi necessari partendo dalla costituzione di un tavolo nazionale permanente per rendere pienamente efficace il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia.
Fondi per i settori in difficoltà. Soddisfazione per lo stanziamento di risorse per la ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario, pari a 5 milioni di euro per il 2024 per ciascuno dei settori interessati, per la concessione di contributi da destinare alla copertura totale o parziale dei costi sostenuti per gli interessi nell’anno 2023 sui prestiti bancari a medio lungo termine contratti dalle relative organizzazioni di produttori riconosciute e dai relativi consorzi.
La misura rappresenta un importante intervento di sostegno alle nostre imprese, in particolare in un periodo di grave difficoltà a causa dell’aumento dei costi di produzione e dell’incertezza del mercato. Sono contributi, spiega Coldiretti, che ridaranno ossigeno, in termini di liquidità e riduzione dell’indebitamento, alle OP e le AOP, favorendo così la ripresa del settore.
Siccità in Sicilia. Bene i 15 milioni di euro per consentire alle imprese agricole, che in Sicilia hanno subito danni alle produzioni a causa di fenomeni siccitosi e che non hanno beneficiato di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici, di accedere agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva.
Filiere biogas e biometano. Importante l’inserimento di misure di particolare rilevanza per la filiera del biogas e del biometano agricolo, come richiesto da Coldiretti. Si chiarisce la platea delle aziende aventi diritto all’accesso al meccanismo dei prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas e, inoltre, si promuove l’uso del biometano nei settori hard to abate (come ad esempio: cartiere, ceramiche, acciaierie ecc.) favorendo la possibilità di stipulare dei contratti di lungo periodo tra produttori di biometano e utilizzatori, facendo rientrare il biometano soggetto a tali accordi nella definizione di autoconsumo.
Prorogata la sperimentazione delle Tea. Positiva la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2025, per la sperimentazione sul campo, in siti autorizzati, delle Tecnologie di evoluzione (Tea). Ci sarà la possibilità di lavorare meglio sulle tecniche di selezione genomica che permetteranno di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale e minor utilizzo di input chimici.
Fondi per la lotta al Bostrico. Importante lo stanziamento di azioni di monitoraggio, di lotta attiva, di formazione e informazione, nonché di ricerca e sperimentazione per il contrasto e la prevenzione delle infestazioni fitosanitarie nelle zone interessate dall’epidemia dell’insetto Bostrico typographus. Una misura fondamentale per le zone alpine devastate dalla tempesta Vaia dove il problema della diffusione del bostrico minaccia ancora il patrimonio boschivo.