Da domani il ministro Urso in Cina su partnership industriali

 
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, al termine del Consiglio dei ministri di domani, partirà per Pechino per una missione ufficiale di due giorni, la prima di un ministro del governo italiano dalla conclusione dell’accordo Via della Seta.

L’obiettivo della missione è quello di favorire un bilanciamento dei rapporti Italia-Cina, ponendo le basi per un nuovo corso sulle sinergie industriali tra i due Paesi.

La visita ufficiale, che avviene a poche ore dall’applicazione provvisoria dei dazi europei alle importazioni di auto elettriche cinesi, si concentrerà infatti su una serie di dossier riguardanti le partnership industriali negli ambiti della tecnologia green e della mobilità elettrica, degli accordi riguardanti la proprietà intellettuale e sulla cooperazione tra le PMI.

Nella due giorni, Urso incontrerà il Ministro dell’Industria e delle Tecnologie per l’Informazione della Repubblica Popolare Cinese, Jin Zhuanglong e terrà numerose riunioni con importanti player industriali, tra i quali il presidente di CCIG (China City Industrial Group), Gu Yifeng; il presidente della società automobilistica Chery, Yin Tongyue; il presidente di Ming Yang, Zhang Chuanwei; il presidente di Weichai, Tan Xuguang e i vertici della società JAC.
 
Il Ministro Urso conosce molto bene la Cina dove è stato più volte dal 2001. Nel corso dell’attuale mandato ha avuto un bilaterale di successo con il Segretario del Partito Comunista Cinese in seno alla municipalità di Pechino e numero 4 del Politburo, Yin Li, e ha incontrato più volte l'ambasciatore cinese in Italia Jia Guide, con il quale ha condiviso il programma della missione. Negli ultimi mesi il ministro ha inoltre ricevuto a Roma decine di imprese cinesi, tra le quali Chery, Dongfeng Motor, CCIG.

Nei suoi precedenti incarichi di governo Urso è stato più volte in missione in Cina con le imprese italiane e ha incontrato i rappresentanti del governo di Pechino nelle loro frequenti missioni in Italia e in tanti vertici internazionali, sin dalla ministeriale di Doha nel Qatar del 2001, quando la Cina fu accolta nel WTO.
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