DPAM lancia una nuova strategia sull’IA
DPAM amplia ulteriormente la sua offerta azionaria globale con una strategia dedicata all'Intelligenza Artificiale (IA). Questa strategia investe in società a livello globale, il cui vantaggio competitivo e i cui prodotti o servizi sono essenzialmente legati all'Intelligenza Artificiale, sia che si tratti di abilitarla o di utilizzarla.
Secondo il team di gestione di DPAM, investire in IA offre un profilo rischio-rendimento favorevole per diversi motivi:
- Le valutazioni sono ragionevoli e le aziende dispongono di modelli di business eccellenti.
- L’universo d’investimento è ampio e permette di accedere a numerose opportunità in vari settori. Si prevede inoltre una crescita futura notevole.
- Gli operatori già consolidati saranno i più avvantaggiati. Le grandi aziende, che dispongono di un capitale significativo e di ampie quantità di dati, sono ben posizionate per capitalizzare sull'IA. Questi attori, già leader nei propri settori di attività, non faranno che rafforzare le loro posizioni di mercato grazie agli investimenti in IA.
- Altri trend secolari supportano l’IA, a prescindere dal suo successo. Ne è un esempio il cloud: il passaggio al cloud computing rappresenta un forte driver di crescita a sostegno dell’IA. È probabile che le applicazioni di IA accelerino questa transizione, rafforzando ulteriormente le prospettive delle aziende focalizzate sul cloud.
DPAM L Equities Artificial Intelligence è gestito attivamente dal team Global Sustainable Equity di DPAM, composto da Aurélien Duval, Dries Dury, Humberto Nardiello e Tom Demaecker. Il team si propone di individuare e analizzare le principali tendenze in campo di IA e, sulla base di queste, selezionare le aziende che possano abilitarla, ossia le società che forniscono la tecnologia necessaria per realizzare servizi di IA, o adottarla, cioè le realtà che traggono un vantaggio competitivo dall'uso dell'IA o che offrono agli utenti finali prodotti o servizi legati all'IA.
Questa nuova strategia beneficia dell’esperienza e del track record di DPAM negli investimenti multi-tematici, dell’approccio del team, volto all'innovazione e alla disruption, oltre alla sua competenza nel settore tecnologico. Il team di gestione si avvale di un consolidato processo d'investimento caratterizzato da una forte attenzione al modello di business, da rigore nelle valutazioni e da una solida costruzione del portafoglio (equilibrio tra titoli vincenti nell'immediato e nel futuro; selezione del miglior rapporto rischio/rendimento; allocazione flessibile tra i sottotemi).
I principali rischi associati a questa strategia sono: il rischio di capitale, il rischio di liquidità, il rischio di mercato, il rischio legato ai derivati, il rischio di sostenibilità, il rischio di concentrazione e di cambio.
Humberto Nardiello, co-gestore della strategia, ha commentato: "L'IA generativa non è solo un concetto futuristico, ma sta trasformando profondamente le industrie di oggi. Vediamo importanti applicazioni in vari settori come il coding, i contact center e il design creativo".
Dries Dury aggiunge: "L'IA sta ancora migliorando in modo significativo. Il progresso tecnologico del Large Language model (LLM) è ancora in fase di accelerazione. Modelli più grandi (e più piccoli), guidati da ulteriori progressi hardware, da un numero sempre maggiore di dati utilizzati per testare e addestrare i modelli stessi, porteranno a incredibili progressi tecnologici. Prevediamo che l'IA sarà in grado di poter agire secondo modalità e in ambiti sempre più simili al livello umano, apportando progressi in aree come quella dei super assistenti virtuali personali, i robot umanoidi e la guida completamente autonoma. Il potenziale a lungo termine dell'IA per trasformare le industrie è enorme".