Confindustria e Ministero dell’Interno firmano un nuovo protocollo di legalità

 
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, hanno sottoscritto oggi al Viminale un nuovo protocollo di legalità con l’obiettivo di rafforzare l’impegno comune contro le infiltrazioni criminali nell’economia e tutelare più efficacemente il sistema d’impresa.

"In questo momento occorre l’impegno e il senso di responsabilità di tutti per prevenire e contrastare i tentativi di aggressione criminale all’economia”, ha commentato la titolare del Viminale, ribadendo la necessità di “lavorare insieme secondo i principi di legalità per sostenere lo sviluppo del Paese, garantendo la piena realizzazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

“In tale contesto, Confindustria – che rappresenta oltre 150 mila imprese – con la sua rete sul territorio non può che essere il naturale e privilegiato interlocutore dell’Amministrazione dell’Interno”, ha proseguito il ministro Lamorgese, evidenziando come “il protocollo, siglato oggi, rafforzi, su basi più ampie e solide, una collaborazione veramente strategica nella lotta alle mafie che infiltrano il tessuto produttivo”.

“Si tratta di un passo veramente importante che il Ministero dell’Interno ha ritenuto di effettuare, con l’obiettivo di supportare, quanto più possibile, il comparto privato nella volontà di contribuire fattivamente alla costruzione di un’economia “sana” e, quindi, veramente concorrenziale poiché basata sul merito e sulla capacità imprenditoriale”, ha aggiunto Lamorgese, sottolineando, in particolare, “la svolta che ha interessato, da tempo, ampi settori dell’imprenditoria che, attraverso eventi come quello odierno, manifestano un chiaro segnale di attenzione al valore della “legalità” quale pre-condizione per una crescita “di qualità” dell’intero sistema produttivo nazionale”.

“La firma del protocollo con il Ministero dell’Interno rappresenta un’azione concreta di prevenzione contro la criminalità organizzata, una minaccia quest’ultima al “buon governo” delle imprese e al bene del Paese – ha affermato Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria. “In questa partita, Confindustria e le aziende italiane sono da anni in prima linea e la sottoscrizione del protocollo ha proprio l’obiettivo di rafforzare la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle imprese. Come protagonisti del mondo economico, infatti, sentiamo il dovere di lavorare fianco a fianco con le istituzioni per affermare la cultura della legalità, del buon mercato e del “fare impresa” bene e responsabilmente – ha aggiunto Bonomi. La semplificazione, la trasparenza e la velocità dei processi amministrativi, insieme a sistemi di controllo adeguati, sono un grande alleato della legalità. Il Protocollo ci permetterà di regolare i rispettivi e reciproci impegni per costruire una barriera capace di scongiurare il pericolo di tentativi di infiltrazioni mafiose nei contratti stipulati dalle imprese. Agire attraverso un sistema forte di prevenzione, sviluppato come in questo caso in una logica pubblico-privato, è l’unico modo per riempire quegli spazi in cui il combinato tra complessità delle procedure e assenza di regole, costituisce un “passaggio facile” per le infiltrazioni criminali”, ha concluso il Presidente di Confindustria.
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