Confindustria Nautica lancia le proposte per la Blue Economy

 
Si è tenuto questa mattina a Firenze, presso Palazzo Pucci, il convegno “Nautica, Rinascimento italiano” organizzato da Confindustria Nautica nell’ambito della Convention annuale delle imprese della filiera della nautica da diporto, con l’intervento di, Daniela Garnero Santanchè, Ministro del Turismo, Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Zanetti, Presidente di Confitarma e Delegato del Presidente di Confindustria per l’Economia del Mare, Gerolamo Cangiano, Commissione Trasporti e Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Patrizia Scarchilli, Direttore generale MIT, Pierpaolo Ribuffo, Coordinatore della struttura di Missione del Ministro delle Politiche del Mare, Luciano Sale, Direttore Risorse umane di Fincantieri, Ernesto Lanzillo, Partner Deloitte e Deloitte Private Leader Italia, Nicola Porcari, Head of Structured Finance BPER Banca.

Confindustria nautica ha scelto proprio la Città delle Arti, le cui architetture, forme, pittura trovano eco negli elementi distintivi e iconici della nautica da diporto grazie a un mix gusto, saper fare e maestria artigianale che trae linfa direttamente dall’arte rinascimentale.

Guardando al futuro, la competitività della bandiera italiana, la destagionalizzazione dei flussi turistici turismo, la transizione ecologica e la formazione professionale sono emersi quali punti in comune della piattaforma di proposte di Confindustria Nautica con Confitarma e Fincantieri, che ha inoltre evidenziato:

- le semplificazioni in tema di rilascio della licenza di navigazione provvisoria licenza di navigazione

- l’aggiornamento dei contratti di locazione e noleggio

- la disciplina per l’utilizzo di nuovi carburanti

- gli scivoli nei porti pubblici 

- l’applicazione del DPR 509 per procedure di rilascio e rinnovo delle concessioni per la nautica.


Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, in apertura dei lavori ha voluto ringraziare tutto il Governo, i ministri e le istituzioni presenti per l’ascolto e il sostegno che finalmente viene dato al settore. Confido fortemente nel lavoro portato avanti dal CIPOM, che senza modificare le competenze dei dicasteri, punta a integrarle e coordinarle tra loro.

Daniela Garnero Santanchè: “Il turismo nautico è un pilastro fondamentale del turismo, che vale circa 28 miliardi di euro, perché ne aumenta il valore e la nautica è uno straordinario ambasciatore dell’Italia nel mondo. Bisogna sostenere la nautica sociale, perché è un settore altrettanto importante. I superyacht trainano il settore, ma ci dobbiamo occupare della piccola nautica popolare che va aiutata a svilupparsi perché ha un indotto importante sul territorio. Stiamo lavorando con i progetti di incoming e per il wifi nelle marine turistiche. Questo governo, noi tutti crediamo fortemente nel valore di questo settore, non siamo quelli che puniscono il valore, come vi è capitato di subire in passato, ma quelli che lo promuovono”.  

Edoardo Rixi: “Palazzo Chigi ha licenziato il testo del Regolamento di attuazione della nautica da diporto.  Nelle prossime settimane avremo il parere della Corte dei Conti. Il settore della nautica ha avuto un’accelerazione senza precedenti e conseguentemente anche la macchina pubblica deve accelerare sulle approvazioni”. Ha poi concluso: “Essere il Paese che produce più maxi yacht a livello mondiale è un grande patrimonio per il Paese non solo a livello economico, ma anche culturale. Dobbiamo investire su questo settore di eccellenza, sostenendo anche la sua vetrina principale, il Salone Nautico di Genova. Anche la riforma dei Titoli professionali, appena approvata, intende dare un segno di dinamicità per le generazioni future, dando nuove prospettive alle tante città di mare di trasformare in occasioni di lavoro la passione per il mare”.

Mario Zanetti: “La Blue Economy è un punto nodale dell’economia italiana, con un valore di 136 miliardi di euro. L’Italia è il primo Paese per rapporto tra chilometri di costa e territorio: ogni chilometro quadrato insiste sulle coste, tutto il territorio italiano è legato al mare molto più degli altri Paesi europei. La nautica contribuisce in maniera importante alla Blue Economy, con un valore di 4 miliardi di export e la maggioranza assoluta delle quote di mercato del settore a livello mondiale. Questo significa valore aggiunto per il sistema Paese”.

Una delle proposte normative di Confitarma per il Cluster del Mare, condivise da Confindustria Nautica, è quella relativa alla destagionalizzazione del turismo. In Confindustria stiamo lavorando su diversi fronti, in particolare su porti e infrastrutture, semplificazione, supporto agli investimenti sulle flotte e transizione ecologica. L’accelerazione richiesta dal mercato impone un gioco di squadra tra pubblico e privato”.

Cangiano: “ho appena depositato una proposta di legge per rilanciare la portualità turistica. Ogni 3,8 posti barca si genera 1 occupato nell’indotto turistico e la spesa sul territorio del diportista è il doppio di quella del turista di albergo. È necessario coprire il gap degli investimenti sui porti turistici rispetto alla concorrenza internazionale. Grazie alla sinergia che abbiamo instaurato con Confindustria Nautica, abbiamo proposto che la portualità turistica venga esclusa dalla Bolkestein. Inoltre, nella proposta di legge abbiamo richiesto che siano introdotti gli scivoli per la piccola nautica nei porti turistici pubblici”.

Pierpaolo Ribuffo ha commentato le proposte di Confindustria Nautica che, con il suo rappresentante Roberto Neglia, responsabile delle Relazioni istituzionali dell’Associazione, fa parte del Comitato dei 10 Esperti del CIPOM (Comitato Interministeriale per le Politiche del Mare).  “Intendiamo senza altro recepire le proposte di Confindustria Nautica. Disponiamo di un gruppo di 10 esperti, tra cui un rappresentante della nautica e stiamo lavorando di concerto con le altre amministrazioni, in particolare sulla semplificazione per allineare i provvedimenti alle normative europee e agevolare la competitività del settore. Vi assicuro che intendiamo dare risposte concrete in tempi brevi”.

Patrizia Scarchilli: “Sono sempre più convinta sia necessario dare un forte impulso alle amministrazioni a risolvere le criticità presenti e accelerare sulle approvazioni delle normative a sostegno di questo settore e siamo fortemente impegnati in tal senso”.

Luciano Sale è intervenuto sul tema del gap tra domanda e offerta di manodopera specializzata nel settore, comune alla cantieristica nautica, presentando il progetto di Fincantieri “investendo primariamente sull’educazione e sulla formazione, adottando l’intelligenza artificiale per automatizzare compiti pericolosi e ripetitivi per migliorare sicurezza, qualità e produttività. Abbiamo, inoltre, attivato percorsi di ingresso di lavoratori extra SEE per lavorare con le ditte dell’indotto. Gli attuali strumenti di legge consentono di ampliare le opportunità di accesso al lavoro, offrendo la possibilità di assumere cittadini stranieri, garantendo loro integrazione e formazione”.

Ernesto Lanzillo: “Nell’area delle piccole e medie imprese la formazione dell’imprenditore e del manager è fondamentale per affrontare tutte le grandi sfide che caratterizzano il mondo corrente. Un elemento di cui bisogna essere consapevoli per comprendere come finanziarsi, anche in aziende di dimensioni piccole e con opportunità di carriera più limitate. Le associazioni industriali dovrebbero avere delle proprie Academy dedicate, per consentire a tutti di sviluppare percorsi formativi così che tutti gli imprenditori, al di là delle dimensioni aziendali, possano confrontarsi e contaminarsi, condividendo temi, timori e sfide”.

Nicola Porcari: “Le aziende vanno supportate attraverso un approccio strutturato, comprendendo le necessità del settore e affiancando le aziende nella loro specificità. Nell’ambito della direzione BPER abbiamo un Desk focalizzato sulla blue economy. In particolare, offriamo supporto alle PMI per la partecipazione ai Saloni nautici, per il finanziamento dello stock, per la compliance alle tematiche ESG. Insieme a Confindustria Nautica stiamo portando avanti un approccio di filiera per agevolare l’accesso al credito”.
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