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Cara singletudine

- di: Barbara Leone
 
Chissà se la scelta è casuale: l’11 novembre, Single’s Day. L’idea è nata in Cina, una specie di San Faustino (che da noi si festeggia il giorno dopo San Valentino proprio per perculare le coppie) ma modello tarocco. Fatto sta che appare abbastanza curioso che per celebrare i cuori solitari i cinesi abbiano scelto proprio il giorno di San Martino, che leggenda vuole sia anche il protettore dei cornuti. Ovvero: aspiranti single! La ricorrenza, tuttavia, non ha nulla di goliardico ma, in perfetto stile made in China, ha obiettivi squisitamente commerciali. A inaugurarla, infatti, fu nel 2009 Alibaba, colosso dell’e-commerce, scegliendo il giorno attraverso una sorta di cabala dei numeri: la data dell’11 novembre infatti è composta da quattro uno, il numero che rappresenta le persone non accoppiate. Il tutto con un imperativo solo: vendere! E vendere tanto ai tanti single proponendo sconti pazzeschi. Un po’ come il Black Friday, ma riservato esclusivamente a donne e uomini senza accompagno. Che poi, vallo a dimostrare questa è tutta un’altra storia. Ovviamente l’idea è sbarcata anche da noi, con moltissimi negozi sia fisici che online che hanno deciso di aderire alla celebrazione con sconti dal 20 fino al 50 per cento. Una giornata che, però, è stata anche l’occasione per fare una seria riflessione su costi e benefici dell’essere single. Partiamo da un dato certo: in Italia, dati Istat alla mano, i single superano (seppur di poco) le coppie: 32,2% contro 31,2%. E, sorpresa sorpresa, il numero di single è più alto tra le donne: sono 4,7 milioni contro i 3,7 milioni di uomini. A prescindere dal genere, per tutti si tratta comunque di una vera corsa ad ostacoli nella vita quotidiana dovuta spesso alle difficoltà per far quadrare i bilanci. Insomma, l’Italia non è un Paese per single, parafrasando un celebre film dei fratelli Coen del 2008.

Semplicemente perché la singletudine è cara. Pesa, e manco poco, sul portafogli. Un’analisi Coldiretti dalla quale evidenzia che, ad esempio, la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 313 euro al mese, il 57% superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 3 persone che è di 199 euro. I motivi della maggiore incidenza della spesa a tavola sono certamente da ricercare – continua la Coldiretti – nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali. Ma se si guarda all’abitazione per le persone sole – prosegue la Coldiretti – l’aumento di costi è più del doppio (145%) per l’abitazione rispetto alla media per persona di una famiglia tipo di tre persone. D’altra parte gli appartamenti e le case più piccole hanno prezzi più elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto, usare l’automobile da soli costa di più come pure riscaldare un appartamento. La scelta di non stare in coppia – conclude la Coldiretti – non è peraltro sempre volontaria ma è anche determinata dall’invecchiamento della popolazione con un maggior numero di anziani rimasti in casa da soli che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.

Un’analisi condotta da Ipsos offre invece uno sguardo approfondito sulle dinamiche e le percezioni legate all’essere single in Italia oggi. La tendenza crescente verso il desiderio di trascorrere del tempo da soli, sottolineata dal 58% della popolazione, suggerisce un cambiamento nelle preferenze e negli stili di vita. La scelta di fare attività da soli è percepita come fonte di orgoglio e soddisfazione, sottolineando un crescente apprezzamento per l’indipendenza e l’autonomia. Il fatto che sempre più persone scelgano di trascorrere del tempo in solitaria è in linea con il fenomeno delle coppie “Living Apart Together” (LAT), evidenziando la crescente accettazione di modelli di relazione non tradizionali. Anche la preferenza di viaggiare da soli tra i single indica un desiderio di esplorazione individuale e l’opportunità di costruire fiducia in sé stessi. Questo è particolarmente evidente tra le donne, che vedono nei viaggi solitari un’occasione per accrescere la fiducia e l’orgoglio personale. oculato le risorse finanziarie individuali. Di contro c’è il costo dei viaggi per i single, con la metà delle persone che lo considera più oneroso rispetto alle persone in coppia. Questo potrebbe essere dovuto a diversi fattori, inclusa la mancanza di condivisione delle spese e il fatto che molte offerte turistiche siano spesso progettate per coppie o gruppi. In più, la questione della sicurezza durante i viaggi in solitaria emerge come un aspetto significativo, con il 47% delle persone che vorrebbe viaggiare da solo ma teme per la propria sicurezza. Un timore, quest’ultimo, più pronunciato tra le donne e che evidenzia le preoccupazioni legate alla sicurezza personale durante le esperienze solitarie. Infine, la questione benessere e salute mentale: sono in molti a pensare che l’isolamento possa rappresentare un rischio per il benessere emotivo, perché manca la condivisione del quotidiano, la compagnia, molto banalmente qualcuno con cui parlare. Sicuramente è vero, ma in quota parte. Perché in certi casi, e tutti più o meno l’abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita, vale il detto “meglio soli che mal accompagnati”.
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