CNA: Aprire il mercato degli appalti pubblici alle piccole imprese

 
La nuova disciplina per gli appalti pubblici dovrà prevedere un effettivo coinvolgimento delle micro e piccole imprese che oggi sono ai margini di un mercato rilevante. A oltre il 96% delle imprese italiane infatti è riservato soltanto il 17% del mercato degli appalti pubblici, mentre l’83% viene affidato a meno del 4% delle imprese. E’ quanto ha sottolineato la CNA nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato precisando che la Confederazione condivide l’orientamento del Governo a promuovere un nuovo impianto regolatorio degli appalti pubblici coerente con le direttive comunitarie.

Tuttavia CNA lamenta che nel testo della legge delega “al momento non c’è alcun riferimento al principio comunitario di favorire l’accesso alle Pmi, che è fondamentale per sostenere la grande maggioranza del nostro tessuto imprenditoriale”.

Altra lacuna della legge delega riguarda la suddivisione in lotti che rappresenta un principio delle direttive europee. Per la CNA la legge delega deve individuare soluzioni normative per rendere obbligatoria la suddivisione in lotti. La nuova disciplina inoltre dovrebbe favorire e promuovere le aggregazioni tra gli operatori economici e favorire la partecipazione delle piccole imprese locali per tutelare le attività economiche diffuse sul territorio.

Fondamentale poi la semplificazione delle procedure per favorire la partecipazione delle imprese e ridurre gli oneri a carico degli operatori. Per la CNA inoltre è essenziale la qualificazione delle stazioni appaltanti e una semplificazione della disciplina per gli appalti sottosoglia per non penalizzare micro e piccole imprese.

Sul tema del subappalto, CNA rileva che l’eliminazione di ogni limite rischia di premiare imprese prive di capacità organizzativa. Pertanto è “opportuno reintrodurre limiti al subappalto, almeno nell’ambito degli importi sottosoglia”.

La Confederazione nel complesso sottolinea l’esigenza di valorizzare i principi delle direttive comunitarie (semplificazione, trasparenza, riduzione oneri a carico delle imprese, accesso per micro e piccole imprese) attraverso un confronto effettivo con tutti gli operatori. Sarebbe utile la costituzione di una cabina di regia già prevista nell’attuale codice coinvolgendo le associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative.
Notizie della stesso argomento
Trovati 113 record
24/07/2024
Alexander Kim firma un nuovo incarico con Gruppo Montenegro
24/07/2024
Ali Confcommercio: “bene l’attenzione sulle librerie, pronti a un confronto”
24/07/2024
Fisco: Unimpresa, tagliato di due terzi il credito d’imposta per la Zes unica
24/07/2024
La salute e la sicurezza delle SACE People al primo posto
24/07/2024
CNA: Zes Unica, il credito di imposta è inadeguato
24/07/2024
I ministri Zangrillo e Tajani incontrano i sindacati della Farnesina
Trovati 113 record
Il Magazine
Italia Informa n° 3 - Maggio/Giugno 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli