CCIAA Firenze: Cucinelli, “Dobbiamo puntare sull’esclusività del prodotto”
Il secondo appuntamento dei “Colloqui dell’economia”, organizzati dalla Camera di commercio di Firenze in collaborazione con Il Sole 24 Ore-Radiocor, ha avuto come protagonista Brunello Cucinelli, insieme al presidente della Camera fiorentina, Leonardo Bassilichi, intervistati da Giulia Crivelli del Sole 24 Ore. L’imprenditore umbro, leader nella produzione di maglieria in cashmere, ha affrontato i problemi e le prospettive del settore moda, spesso di difficile e controversa interpretazione, in una fase come quella attuale particolarmente complessa.
“Per avere successo dobbiamo puntare sull’esclusività del prodotto – ha detto Cucinelli -. La tecnologia rischia di rubarci l’anima, è indispensabile reagire a questa sorta di dittatura, così come è indispensabile cambiare in meglio le condizioni di lavoro degli operai per attrarre i giovani, che invito sempre a non avere paura del futuro ma a coltivare la speranza”.
Per Bassilichi, le difficoltà del comparto moda “non sono congiunturali, ma strutturali. Il pubblico è disposto a spendere ma a patto di avere un prodotto davvero di alta qualità. La massificazione del lusso - ha detto – ha fatto il suo tempo e le imprese devono fare i conti con questo cambiamento radicale, a cominciare dalla riorganizzazione delle filiere produttive”.
Il report sul settore moda dell’Ufficio studi della Camera di commercio mette in evidenza le difficoltà del comparto, con una flessione delle esportazioni nel 2023 del 7,2% per la pelletteria, del 7,7% per l’abbigliamento, del 15,5% per la maglieria e del 22,7% per le calzature, a fronte di un buon andamento complessivo dell’export per l’economia fiorentina (+2,5% lo scorso anno).
I numeri confermano il peso della Toscana e di Firenze in particolare nel settore della moda. A livello nazionale, le imprese che operano nel settore moda sono oltre 281mila (4,4% del totale delle imprese attive), di cui 34.662 in Toscana (7,8% del totale regionale) e 10.691 a Firenze (9,2% del totale nella città metropolitana). Per quanto riguarda gli addetti, sono quasi 844mila in Italia (4,3% del totale), 142mila in Toscana (10,8% del totale) e poco meno di 50mila a Firenze (12,5% del totale).