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Buon compleanno, Maestà!

- di: Barbara Bizzarri
 
Oggi Carlo III compie 75 anni, quasi tutti di tormenti e fatiche: ben lungi dallo stare tranquillo neanche superata la soglia dei settanta, il sovrano d’Inghilterra, dopo l’apertura di Buckingham Palace a 400 infermieri del Servizio sanitario nazionale, e le celebrazioni pubbliche previste ad Highgrove e a Dumfries House, pare prediligere toni più pacati per la riunione organizzata a Clarence House con ciò che resta della famiglia, in cui grandi assenti saranno, ovviamente, i Sussex, ormai per tutti “gli innominabili”. Il rapporto tra padre e figlio è teso, anzi tesissimo, e anche se le notizie che davano la proibizione di nominare il figliol prodigo davanti al re si sono rivelate, come è ovvio, una fantasia orchestrata ad arte, nessuno dei presenti oserà girare il coltello nella piaga. Che si tratti di un genetliaco sotto tono, era già evidente dall’espressione malinconica del nuovo ritratto ufficiale del re: una elegante fotografia in bianco e nero, sorriso quieto e sguardo velato da una impercettibile tristezza, ben diverso da quella della madre Elisabetta II che aveva scelto anche lei John Waddell Rankin, fotografo di moda e regista, per la foto celebrativa del Giubileo di platino, in cui appariva radiosa e sorridente.   

Per superare la delusione della sua parzialmente ingrata famiglia, il sovrano si dà alla beneficenza: il Coronation Food Project, annunciato qualche giorno fa dalle colonne del The Big Issue, è un piano di recupero alimentare da 200 milioni di pasti da distribuire nella comunità, che coinvolgerà diverse charity. Un piano  ambizioso, davvero a coronamento di un anno denso di eventi e celebrazioni per la royal family, ma anche di pensieri, causati soprattutto dal libro di memorie di Harry, Spare. Ma non si tratta soltanto di questo, naturalmente, dato che le tensioni erano palpabili anche quando la regina Elisabetta era ancora viva. «C'è una rabbia innegabile per l'angoscia che il re crede che Harry abbia causato alla defunta regina negli ultimi anni della sua vita, per non parlare degli insulti che ha riversato su sua moglie Camilla, verso la quale Carlo è comprensibilmente protettivo», ha svelato un insider. Come è noto, tra i due non c’è dialogo, ma il re non vorrebbe chiudere definitivamente le porte al figlio, mentre Camilla preme perché la riconciliazione non sia facile né tantomeno veloce.  Ovviamente, per il re non sono previste usanze plebee come regali o biglietti d’auguri: infatti, se per il volgo è usanza comune festeggiare per essere riusciti a sopravvivere un anno in più, al contrario per i royals il compleanno è la testimonianza quasi tangibile di essere invecchiati. Ecco a volte la differenza abissale denotata da semplici punti di vista. E a chi chiedeva se il re avrebbe concesso un’intervista in occasione del compleanno la risposta di Buckingham Palace è stata lapidaria: «questa non è Netflix», con una frecciatina palese verso i duchi di Sussex, colpevoli di aver svenduto segreti e vita familiare alla celebre piattaforma come un gruppo di Kardashian qualsiasi. 
 
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