Banca Generali mette a segno la migliore semestrale della propria storia: ricavi +43% e utile +44%

- di: Redazione
 
“La migliore semestre della nostra storia, spinta da risultati commerciali e risultati finanziari in forte crescita, con un contributo positivo di tutte le voci di ricavo. Abbiamo centrato con 6 mesi di anticipo gli obiettivi più ambiziosi del piano triennale in termini di masse e raccolta”. Così l’Amministratore delegato e Direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, sui risultati del primo semestre 2021, che vedono un forte aumento dei ricavi con il margine di intermediazione salito a 432,7 milioni (+43% sullo stesso periodo 2020), un utile che si attesta 190,1 milioni (in crescita del 44% rispetto al primo semestre 2020), mentre le masse totali crescono del14%, attestandosi a 80,4 miliardi di euro (+17%), di cui 6,8 miliardi (+33%) di euro sono sotto consulenza evoluta.

A spingere questi eccellenti risultati sono le politiche commerciali. Alla fine del semestre la Banca ha infatti raggiunto e superato il target di raccolta netta prevista nel piano industriale triennale 2019-2021, realizzando flussi netti per 14,8 miliardi di euro, e superando il target più elevato di masse raggiungendo gli 80,4 miliardi (contro il range di 76-80 miliardi di euro). Banca Generali evidenzia che “la crescita dimensionale si è accompagnata ad una gestione disciplinata dei costi, che ha amplificato le potenzialità di leva operativa del modello di business e dunque ha favorito il progresso della redditività operativa”.

Lo slancio dimensionale oltre 80 miliardi e il trend positivo anche delle prime settimane di luglio ha portato quindi Banca Generali ad alzare le previsioni per fine anno in un range compreso tra i 5,5-6,0 miliardi. “La solidità e sostenibilità del nostro business – afferma l’Ad e Dg Mossa - si evince sia dagli indici patrimoniali e dalla capacità di remunerare i nostri azionisti, sia dalla costante crescita dell’utile ricorrente che si basa sostanzialmente sull’attività di consulenza dei nostri banker e sulla molteplicità di servizi della banca. La componente variabile risente nel semestre di un impegno preso al fianco della clientela, tutelandone le posizioni, di fronte a criticità emerse in alcune cartolarizzazioni che hanno subito tra gli altri anche l’effetto della pandemia. Il focus nella protezione dei progetti di vita delle famiglie e la qualità dei nostri consulenti si confermano i pilastri del nostro posizionamento competitivo e la crescente esigenza di consulenza da parte dei risparmiatori ed investitori ci dà grande fiducia per le prospettive della seconda parte dell’anno”. Un solidità, quella di Banca Generali, ben evidenziata dai ratios di capitale: al 30 giugno 2021, il Cet1 ratio si è attestato al 15,3% e il Total capital ratio (Tcr) al 16,5%, a fronte di un requisito vincolante del 7,8% e 11,8%, rispettivamente, previsto dallo Srep, ossia il processo di revisione e valutazione prudenziale che rappresenta uno dei più importanti indicatori della solidità di una banca.
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