B&C Speakers, primo semestre 2022 in forte crescita: ricavi consolidati +91%, EBITDA +134% e utile complessivo raddoppiato a 4,38 mln

- di: Barbara Leone
 
I primi sei mesi del 2022 si chiudono felicemente per B&C Speakers S.p.A., uno dei principali operatori a livello internazionale nel settore della progettazione, produzione, distribuzione e commercializzazione di trasduttori elettroacustici ad uso professionale. Il Consiglio di Amministrazione della società ha infatti approvato il Resoconto Intermedio di Gestione di Gruppo relativo ai primi sei mesi del 2022 redatto secondo i principi contabili internazionali Ifrs. I dati sono più che positivi. A cominciare dal fatturato complessivo, che è pari ad Euro 37,39 milioni ben superiore al valore relativo al primo semestre 2021 quando si attestò ad Euro 19,58 milioni; anche il secondo quarter del 2022 (dopo le brillanti performances realizzate nel corso del primo quarter dell’esercizio) ha determinato per il Gruppo livelli record sia in tema di quantitativi venduti che in termini di valore del fatturato realizzato. In particolare, questo livello di fatturato si è reso possibile grazie ad un’importante crescita dei volumi che sono risultati in aumento del 56% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre la restante parte della crescita si motiva con un migliore mix di vendita e con l’effetto dell’aumento dei prezzi resosi necessario per parzialmente bilanciare gli aumentati costi delle materie prime. In aggiunta si sottolinea che i volumi di vendita realizzati nel corso del primo semestre 2022 sono risultati superiori del 16% rispetto ai corrispondenti dati realizzati nel primo semestre 2019, questo dato conferma il più che completo recupero dei livelli pre-pandemia.

“Gli eccellenti numeri del primo semestre – ha commentato l’Amministratore delegato Lorenzo Coppini - confermano la nostra previsione di una forte crescita per il gruppo B&C dovuta principalmente all’eccezionale ripartenza del segmento di riferimento del Pro Audio Touring e dalla crescita costante del settore delle installazioni. Nonostante il tema energetico sia motivo di preoccupazione, soprattutto per i previsti rincari sulla supply chain europea, siamo convinti che i risultati dell’anno in corso premieranno i nostri sforzi per rendere più efficiente la struttura, permettendoci di guardare al futuro con ottimismo”. La crescita del fatturato si è realizzata praticamente in tutti i mercati di riferimento del Gruppo, ed è di tutta evidenza che la crescita del volume di affari sia in larga parte trainata dai clienti europei e nord-americani anche se non va dimenticata la buona performance del mercato asiatico la cui rilevanza risulta comunque in diminuzione rispetto al primo semestre del 2021. Il costo del venduto ha mostrato nel corso dei primi sei mesi del 2022 un aumento della sua incidenza sui ricavi rispetto allo stesso periodo del 2021, passando dal 64,45% al 65,69%; tale peggioramento è stato determinato dalla maggiore incidenza dei costi per i trasporti che si sono mantenuti su livelli molto elevati anche nel corso del semestre in questione. Non si segnalano movimenti negativi in termini di incidenza dei costi per gli approvvigionamenti mentre il costo del personale, nonostante l’accresciuto numero di operatori diretti, sta tornando ai livelli di efficienza tipici dei periodi usuali per il Gruppo.

Il costo per il personale indiretto è risultato in calo in termini di incidenza sui ricavi rispetto al primo semestre 2021 passando dal 8,3% al 5,9%, in termini assoluti il dato relativo al primo semestre 2022 è risultato in crescita a seguito dell’assunzione di alcune risorse presso la struttura commerciale e tecnica. Le spese commerciali si mostrano in crescita rispetto al primo semestre del 2021, ciò per effetto della ripartenza delle manifestazioni fieristiche e dunque anche le connesse attività commerciali. I costi generali ed amministrativi sono sostanzialmente stabili rispetto al corrispondente dato del 2021 e la loro incidenza è quindi risultata fortemente diminuita passando dal 10% al 5,5%. In conseguenza della crescita sopra descritta, l’EBITDA dei primi sei mesi del 2022 risulta pari a 8,30 milioni di Euro mentre risultò pari a 3,55 milioni al termine del primo semestre 2021. Anche in termini di EBITDA margin si osserva un forte miglioramento con il dato che raggiunge il 22,10% dei ricavi del periodo rispetto al 18,14% del primo semestre 2021. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, immateriali e dei diritti d’uso ammontano a 0,9 milioni di Euro, sostanzialmente invariati rispetto ai primi sei mesi del 2021. Gli accantonamenti operati nel periodo, pari ad Euro 58 migliaia, riflettono il limitato rischio di inesigibilità da parte dei clienti del Gruppo.

L’EBIT relativo ai primi sei mesi del 2022 ammonta a 7,24 milioni di Euro, anch’esso in forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 quando risultò pari ad Euro 2,51 milioni. L’EBIT margin è pari al 19,37% dei ricavi mentre nel corrispondente periodo del 2021 risultò pari al 12,84% (dei ricavi). L’utile netto di Gruppo al termine dei sei mesi del 2022 ammonta a 4,38 milioni di Euro (11,72% dei ricavi del semestre), dato più che raddoppiato rispetto al corrispondente periodo del 2021. La Posizione Finanziaria Netta complessiva del Gruppo risulta essere (negativa) pari a Euro 13,67 milioni, in deciso aumento rispetto al valore di Euro 3,91 milioni a fine esercizio 2021. Tale andamento è motivato dalla necessità di finanziamento del capitale circolante netto, in particolar modo le rimanenze di magazzino, per far fronte alla fortissima ripresa della domanda. Si segnala inoltre che il corrispondente dato al termine del primo semestre del 2019 (esercizio di riferimento non influenzato dal Covid ed anno di crescita record per il Gruppo) risultava anch’esso negativo e pari ad Euro 12,22 milioni. Anche dopo la chiusura del semestre il Gruppo ha mantenuto su livelli record il volume dell’output produttivo oltre che il fatturato consuntivato (al netto anche dell’effetto listini). I dati a disposizione evidenziano che l’esercizio 2022 si chiuderà ad un livello di fatturato mai raggiunto prima dal Gruppo grazie anche ad un secondo semestre che potenzialmente riuscirà a sopravanzare la performance realizzata nella prima parte dell’anno. Al momento non sono quantificabili conseguenze al business aziendale derivanti dalla crisi energetica in atto anche se ragionevolmente risulteranno fortemente impattati i costi di alcuni componenti produttivi.
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