Appalti e rispetto dell’ambiente, firmato l’accordo con il Ministero della transizione ecologica

 
E’ stato firmato in mattinata il nuovo protocollo di collaborazione fra Anac e il Ministero della Transizione ecologica. L’accordo, siglato dal Presidente dell’Autorità Giuseppe Busia e dal Ministro Roberto Cingolani, rilancia l’attività di monitoraggio e vigilanza sui contratti pubblici riguardo i temi ambientali e di riconversione ecologica.

Dichiarazione di Busia, Presidente Anac

“Attraverso gli appalti pubblici, e le tipologie di contratti adottati, si possono determinare i cambiamenti ambientali del Paese”, ha affermato il Presidente Busia. “Occorre inserire nelle gare pubbliche criteri ecologici e di sostenibilità che portino ad un cambiamento della qualità della vita dei cittadini. L’accordo di collaborazione firmato favorisce l’adozione di clausole di sostenibilità ambientale negli acquisti pubblici e nella formulazione dei bandi delle gare. Inoltre stabilisce proficue attività di vigilanza nei casi di non adempimento”.

“Anac - ha aggiunto Busia - è garanzia a livello europeo di buona spesa dei fondi del Pnrr. Con il controllo digitale incrociato e preventivo di tutti gli appalti italiani del Next Generation Eu assicuriamo un controllo pieno sul flusso delle risorse, e una spesa corretta. Anche in campo ambientale”.

Dichiarazione di Cingolani, Ministro del MITE

“La Buona Amministrazione, premessa per una società della legalità, si avvale della cooperazione costante e proficua fra Anac e le pubbliche amministrazioni, fra l’Autorità e i ministeri. Bene, quindi, questo accordo firmato con il ministro Cingolani”.

“L’accordo per il monitoraggio degli obblighi relativi all’applicazione dei Criteri ambientali minimi – ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani – garantisce trasparenza e rispetto delle regole nell’attuazione dei progetti del Pnrr, prerogative rese oggi ancor più necessarie dall’esigenza di realizzare in tempi stretti il Piano nazionale di ripresa e resilienza che avrà un impatto enorme sul funzionamento del nostro Paese”.

Cosa prevede l'accordo

Al fine di fornire ausilio alle stazioni appaltanti e garantire uniformità di indirizzi, l’accordo prevede, oltre all’attività di monitoraggio e vigilanza, anche una collaborazione nell’ambito dell’attività regolatoria e di indirizzo attraverso la condivisione di atti di indirizzo, linee guida, clausole-tipo per bandi e capitolati e atti simili, necessari per attuare le norme in materia di sostenibilità ambientale degli acquisti pubblici, nonché nelle attività di formazione sul GPP e sui CAM.
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