Ambiente: Pichetto, “Verso progressiva e graduale riforma dei sussidi ambientalmente dannosi”

 
C’è l’impegno del governo “ad avviare una progressiva e graduale riforma dei sussidi ambientalmente dannosi, sin dalla legge di bilancio 2024, che garantisca in ogni caso competitività industriale e mantenimento dei livelli occupazionali”. Lo ha detto, nel corso del ‘question time’ alla Camera, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.

Replicando a un'interrogazione a risposta immediata della parlamentare Ilaria Fontana, il Ministro ha ricordato che “nella legge delega al Governo”, che “riconosce un ruolo preminente alla fiscalità ambientale nel favorire il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica”, c'è il mandato all’Esecutivo per “il riordino e la revisione delle agevolazioni in materia di accisa sui prodotti energetici e sull’energia elettrica”.

Il titolare dell’Ambiente ha anche affrontato il tema delle rinnovabili e delle aree idonee ad ospitarle: “Stiamo lavorando – ha spiegato rispondendo alla parlamentare Daniela Ruffino – a una norma che garantisca un’incentivazione alle Regioni a rispettare i target previsti al 2030, mediante risorse da ripartire tra le stesse per l’adozione di misure per la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile”.

Tra gli argomenti affrontati anche il tema della rigassificazione, promosso da tre distinte interrogazioni dei parlamentari Maurizio Lupi, Luca Pastorino e Angelo Bonelli. “I rigassificatori – ha ribadito Pichetto – costituiscono opere strategiche per l’approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica”, consentendo “di mitigare gli effetti delle fluttuazioni derivanti dall’imprevedibilità del fattore climatico e dalla variabilità nel flusso della risorsa”. Nello specifico del rigassificatore di Ravenna, Pichetto ha ribadito che “la Regione Emilia-Romagna ha confermato la correttezza formale e giuridica del provvedimento autorizzativo” e sono pertanto “già in corso i lavori propedeutici all’installazione”. 

Sulla procedura relativa al rigassificatore dall’impianto da collocare a Vado Ligure, ha ricordato il Ministro, “il procedimento di VIA comprensivo della Valutazione di Incidenza, incardinato presso il MASE, è ancora nella fase iniziale: acquisite le osservazioni del pubblico e di parere delle amministrazioni, si procederà alla valutazione tecnica da parte della Commissione PNIEC-PNRR”. “Il procedimento di ricollocazione del terminale galleggiante – ha chiarito Pichetto – comporterà anche l’individuazione di opere compensative”.

Affrontando il tema delle colonnine di ricarica elettrica delle vetture, sollecitato in merito dal parlamentare Tommaso Foti, Pichetto ha spiegato che occorre una loro “capillare diffusione sul territorio nazionale” e che accanto alla misura del PNRR per oltre ventimila infrastrutture su strade e superstrade, “si è in procinto di erogare i bonus colonnine destinati alle imprese e ai professionisti, che garantisce un sostegno nella transizione ecologica delle attività produttive” (VEDI LA NOTIZIA).

Il Ministro ha inoltre parlato, rispondendo al parlamentare Francesco Battistoni, di approvvigionamento delle materie prime critiche. Ricordando che lo “strumento principe” resta l’ecodesign, Pichetto ha spiegato che l’Italia si concentrerà “sullo sviluppo di processi industriali in grado di recuperare in maniera efficiente le sostanze utili contenuti nei RAEE”, ma la sfida su cui “molte aziende stanno investendo sarà quella ricerca di sostanze non considerate critiche, che potranno essere utilizzate in sostituzione di quelle primarie”. Sul tema, il titolare dell’Ambiente ha citato come esempio di riciclo i rottami dell’acciaio per la produzione siderurgica.

Sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, il Ministro Pichetto a Montecitorio ha ribadito all’onorevole Sara Ferrari che si è nella fase finale dell’interlocuzione con la Commissione europea sul decreto incentivante. Rispondendo invece al parlamentare Gianpiero Zinzi sulla gestione delle “ecoballe” in Campania, Pichetto ha ricordato la competenza della Regione Campania, auspicando “la chiusura della procedura d’infrazione, con la conseguente estinzione della sanzione”. 

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