ABI: valutiamo impatti decisione Ue su Basilea

 
In relazione al documento reso pubblico oggi dalla Commissione Europea relativo al recepimento nella normativa europea della finalizzazione del quadro di Basilea (cd. Basilea 3+), il Direttore Generale dell’ABI, Giovanni Sabatini, ha dichiarato “Il documento reso pubblico oggi dalla Commissione Europea avvia l’articolato iter per il recepimento nel quadro normativo europeo delle proposte del Comitato di Basilea per la finalizzazione degli interventi di rafforzamento della disciplina prudenziale sul settore bancario.
 
Il documento è corposo e complesso e richiede una attenta valutazione, anche sotto il profilo della quantificazione degli impatti sia in termini di incremento dei requisiti patrimoniali sia sull’offerta di credito e sull’economia europea in generale. 
 
Con riferimento al primo aspetto occorre ricordare che il mandato del G20 al Comitato di Basilea chiedeva di evitare incrementi patrimoniali significativi generalizzati. Per evitare una sottostima di tali impatti, il calcolo di tale incremento deve essere effettuato non rispetto ai minimi regolamentari ma rispetto all’ effettivo livello dei coefficienti patrimoniali posseduti dalle banche europee. 

In questo contesto, il massimo utilizzo dei margini di flessibilità consentiti è cruciale per adattare le disposizioni di Basilea al contesto europeo e alle specificità della sua economia evitando di ampliare il divario competitivo già oggi esistente tra le banche europee e le banche extra europee, in primo luogo quelle americane. 

La fase di uscita dalla crisi richiede che le banche europee continuino ad essere parte della soluzione nella ripresa economica e nel sostegno all’attuazione dei piani di ripresa e resilienza nazionale. A tal fine un recepimento efficace, bilanciato e proporzionale del quadro di Basilea sulle regole prudenziali è fondamentale.

Per realizzare questi obiettivi, l’Associazione Bancaria Italiana darà il suo contributo tecnico giuridico direttamente e tramite il suo ruolo nell’ambito della Federazione Bancaria Europea nelle sedi istituzionali europee e italiane”.
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