Confcommercio: "Forti aspettative di ripresa dalla fiducia di imprese e consumatori"

- di: Daniele Minuti
 
L'Istat ha pubblicato il report relativo alla fiducia di imprese e consumatori per il mese di giugno e le buone notizie arrivate nelle ultime settimane vengono confermati dai dati: l'indice relativo alle imprese arriva a 112,8 (partendo da 107,3) mentre quello dei consumatori arriva a 115,1 (partendo da 110,6) dopo il terzo mese di fila con un segno + davanti alla variazione, superando il numero registrato nell'ultimo mese prima dello scoppio della pandemia.

Prosegue il trend positivo anche per le imprese, iniziato nel dicembre del 2020: i servizi di mercato vedono salire l'indice di fiducia da 99,1 a 106,7 (superando il livello del febbraio 2020), stesso numero del commercio al dettaglio (che partiva da 99,9). Nei servizi di mercato la fiducia aumenta con grande ritmo nel settore del trasporto e magazzinaggio, mentre scende lentamente nel turismo e nei servizi alle imprese.
Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, migliorano i giudizi sulle vendite e sulle scorte, mentre calano le attese relative alle vendite. Capitolo circuiti distributivi: registrato un forte miglioramento della fiducia nella distribuzione tradizionale (l’indice sale da 92,7 a 101,5), meno ripida la salita nella grande distribuzione che da 103 arriva a 108,6.

L'Ufficio studi di Confcommercio ha commentato: "L’avanzamento della campagna vaccinale e il forte calo dei contagi, unito a quello dei decessi, vanno a influenzare il dato di giugno sul clima di fiducia di famiglie e imprese, che mostrano in modo inequivocabile forti aspettative di ripresa. Si stanno concretizzando le condizioni ottimali per quel recupero della domanda coerente con una variazione del Prodotto Interno Lordo vicina al 5% nell’anno in corso di cui hanno parlato diversi analisti. Ma l'andamento dell'indice per servizi a imprese e turistici conferma che le attese di ripresa, seppure complessivamente ben impostate, presentano elementi di incertezza per via delle perdite subite da importanti settori produttivi che ancora stentano a recuperare i livelli di attività precedenti alla pandemia".

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