Appalti e grandi opere, intesa Viminale-Acea per la legalità

- di: Barbara Bizzarri
 
Nella foto l’amministratore delegato di Acea Fabrizio Palermo con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (Foto Ufficio Stampa Acea)

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di Acea, oggi al Viminale hanno avviato un Protocollo Quadro Nazionale per la tutela della legalità, con l’obiettivo di rafforzare l’impegno congiunto contro potenziali fenomeni corruttivi e i rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata in settori societari di rilievo strategico nazionale, tra i quali la gestione delle reti idroelettriche e dei rifiuti. “Il protocollo quadro sottoscritto con Acea assume una particolare rilevanza perché segna l’avvio di un partenariato strategico per garantire la sicurezza e la legalità in settori di intervento societario nevralgici per l’economia nazionale. In particolare, questo accordo rappresenta una significativa innovazione in quanto prevede l’adozione di misure complessivamente dirette a prevenire i fenomeni delle infiltrazioni criminali, irregolarità negli appalti, nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti e nella gestione dei lavoratori nei cantieri - ha commentato Piantedosi -. Si tratta di un segno concreto e ben visibile di un forte impegno comune, cui seguirà la sottoscrizione di protocolli tra le prefetture e le società del Gruppo con l’obiettivo di dare piena attuazione alle disposizioni dell’accordo quadro in occasione della realizzazione di importanti opere infrastrutturali e di altri progetti in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Sottoscritto un protocollo con innovative misure prevenzione

Le finalità dell’accordo prevedono il potenziamento, su scala nazionale, della cooperazione in materia di sicurezza pubblica e legalità, anche in considerazione dell’impegno di Acea nella realizzazione di importanti opere infrastrutturali dei prossimi anni, come il raddoppio del Peschiera, il principale acquedotto che rifornisce la Capitale, e altri progetti in attuazione del Pnrr. Il protocollo, della durata di tre anni, interesserà i territori del Paese in cui operano le società del Gruppo, che firmeranno protocolli di partenariato con le Prefetture sulla base del Protocollo Quadro. Per contribuire al monitoraggio costante della loro attuazione, è stato costituito, presso il Gabinetto del Ministro dell’Interno, un team che si riunirà due volte l’anno. Grazie all’intesa, saranno introdotte innovative misure di prevenzione tra cui nuovi sistemi digitali di monitoraggio per i cantieri delle grandi opere, controllo del contesto esterno in cui le opere vengono realizzate e attività di prevenzione relative alla correttezza del processo di smaltimento dei rifiuti.
“Il protocollo firmato oggi - ha dichiarato l’AD Palermo - pone il Gruppo all’avanguardia sui temi della legalità e della prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Infatti, grazie alla sinergia con il Ministero dell’Interno e le Prefetture presso le quali sarà ratificato in tutti i territori in cui siamo presenti, consente di coniugare la tutela dell’ambiente con il rispetto della legalità, incentivando la crescita. È un protocollo innovativo perché va oltre quello che stabilisce la normativa per le società private. Acea, inoltre, per rafforzare ulteriormente l’attenzione su questi temi, ha incaricato Giovanni Salvi, ex Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, come consulente per la legalità e il contrasto alle infiltrazioni criminali”. Lo stesso Giovanni Salvi ha dichiarato al riguardo: “La firma di questo importante protocollo generale nell’ambito della collaborazione tra pubblico e privato, apre la strada ai protocolli particolareggiati, nei quali saranno introdotte innovazioni significative per il monitoraggio delle attività a rischio, quali i subappalti o la gestione dei materiali di scavo, attraverso controlli anche informatici e immodificabili. Questi accordi rappresentano una chiara manifestazione dell’impegno di Acea per il rispetto della legalità e dell’ambiente, anche oltre gli obblighi previsti dalla legge”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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