Guerra o pace

- di: Stefania Assogna
 
E’ diventata virale la foto della bambina ucraina con il fucile in mano scattata con orgoglio dal padre; una foto simbolo da cui si dovrebbe evincere l’eroismo e il coraggio della resistenza del popolo ucraino e che invece dovrebbe essere letta come pura follia in quanto “glorificazione” dei bambini soldato. strumentalizzati se non addirittura usati come scudo umano.  A noi questa bimba invece suscita tutto l’orrore di una guerra assurda.

Ci dispiace ma nella sua posa non leggiamo coraggio ed eroismo ma solo la folle stupidità dei grandi, del genitore che l’ha fotografata e ha reso virale la sua immagine dove, oltretutto, un fucile di quel calibro e potenza, è improbabile che possa essere usato da un bambino, per cui tutto si riduce a una posa, a una foto di propaganda in cui si strumentalizza in modo brutale l’immagine di una bambina a cui tanto Russia quanto Ucraina stanno rubando l’infanzia, rincorrendo la follia delle loro questioni geopolitiche mentre portano il mondo intero sull’orlo del baratro della terza guerra mondiale.   

Perché il punto di riflessione che questa foto dovrebbe ispirare davvero, è cosa ne sarà di questi bambini, del loro futuro, della vita e del futuro dei bambini del resto del mondo se dovesse scoppiare un conflitto mondiale nucleare. Oggi il punto non è più se essere pro o contro la Russia o l’Ucraina, ma se essere pro o contro la terza guerra mondiale atomica. A parte solidarietà e appoggio economico all’Ucraina è un fatto che gli Usa hanno ribadito chiaro e tondo che non entreranno in un conflitto contro la Russia, la posizione UE è analoga con l’elemento in più che almeno per ora l’Ucraina non entra nella Comunità Europea; la Nato di conseguenza malgrado le sue esercitazioni qua e là di avvertimento non muove apertamente un dito per l’Ucraina e non può intervenire; ma allora in queste condizioni, in cui la Russia possiede armi nucleari e l’Ucraina no, in virtù dell’antico adagio “Ubi maior minor cessat” che ha sempre regolato ogni guerra, giusto o sbagliato che sia, ma a cosa serve continuare questa carneficina? Intendiamoci, non si tratta di essere pro Putin (per carità!) ma realisti. 

Cosa significa esattamente quel: “combattere fino alla fine”, dopo che la fine è arrivata, e la popolazione distrutta? Forse sperare che l’Occidente ci ripensi e si scateni la terza guerra mondiale come unico epilogo giusto e ragionevole di questi anni di disputa tra Ucraina e Russia? A voi la risposta. A noi la sola risposta che viene in mente è la celebre frase di Gandhi: “occhio per occhio e il mondo rimarrà cieco”
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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