WeBuild lancia il piano ESG con gli obiettivi di sostenibilità 2021-2023

- di: Daniele Minuti
 
WeBuild accelera ancora nel campo della sostenibilità: il gruppo ha lanciato il suo nuovo piano ESG con cui ha comunicato gli obiettivi in questo campo per il periodo 2021-2023: in esso è stata mostrata la crescita degli indici di performance ambientale e sociale dopo la fusione con Astaldi, a conferma che la strategia di business continua a proseguire verso il raggiungimento dei target posti dalle Nazioni Unite.

Il piano conferma l'impegno in questo senso di WeBuild, che si muove in materia attiva su sostenibilità ambientale, safety e inclusione nell'ambito dell'operazione Progetto Italia, che ha permesso nel 2020 l'integrazione di Astaldi.

L'amministratore delegato Pietro Salini (nella foto) ha commentato: "Abbiamo chiuso l'anno superando i target che ci eravamo prefissati e raggiungendo traguardi che hanno rappresentato una sfida significativa per la crescita sostenibile del  Gruppo. Abbiamo visto consolidata la consapevolezza che le sfide globali richiedono risposte coordinate da parte di tutti gli stakeholder e una nuova capacità di investimento in innovazione e in nuovi sistemi di sicurezza. Ogni obiettivo raggiunto in tema di emissioni, di efficienza nella realizzazione dei nostri progetti e di inclusion & diversity ci riempie di orgoglio, perché sappiamo che possiamo continuare a migliorarci ogni giorno, in ogni singola azione che facciamo. Ma quello che ci sprona a fare sempre di più è soprattutto la consapevolezza che la vera sostenibilità è poter dare lavoro a tante persone, sapendo che torneranno dalle loro famiglie in sicurezza, soddisfatte per aver contribuito a rendere migliore i territori in cui lavorano".

Ma la soddisfazione, come spesso accade per WeBuild, è solo un punto di partenza per nuove operazioni come dimostrato dall'annuncio con cui il gruppo ha lanciato il processo di rebranding per alcuni progetti di mobilità sostenibile in Italia nati con l'obiettivo di velocizzare spostamenti di beni o persone riducendo le eimissioni.

L'operazione parte dal nuovo logo del progetto del raddoppio ferroviario Bicocca-Catenanuova (tratta Palermo-Catania), per poi continuare sui lotti Napoli-Cancello e Apice-Hirpinia (linea Napoli-Bari), sul progetto unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova-Potenziamento Campasso e infine sul progetto del Terzo Megalotto della strada statale 106 Jonica, cantieri in cui sono occupati più di 4.000 dipendenti.

"A distanza di un anno dall’adozione del nuovo naming societario" - si legge nella nota - "Webuild avvia un nuovo processo di Brand Architecture impiegando il marchio di Gruppo, insieme al nome dei cantieri di alta capacità, per superare le denominazioni locali e raggruppare i progetti dal punto di vista concettuale sotto un unico brand, in linea con un modello di comunicazione che punta sulla condivisione delle informazioni con il territorio e sull’apertura al pubblico del cantiere, in totale trasparenza. Un paradigma già applicato durante la realizzazione del Ponte di Genova San Giorgio, che ha dimostrato come le grandi opere possano essere realizzate in trasparenza e con efficienza".

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