Vino, produzione in aumento del 7,1% ma prezzi in forte calo: la situazione regione per regione

- di: Redazione
 

Aumento in Italia della produzione di vino e mosto, dopo la caduta dello scorso anno che come noto fu funestato dall’attacco della peronospera. Nel 2024, infatti, la produzione è salita, secondo le stime di Assoenologi, Ismea e Uiv (Unione italiana vini), da 38.291.000 ettolitri a 41 milioni di ettolitri, con un incremento del 7,1%. Un dato che, nonostante sia in aumento, resta di circa il 13% sotto quello della media di produzione 2019-2023, che si attestò a 46.955.000 ettolitri.

Vino, produzione in aumento del 7,1% ma prezzi in forte calo

Se la produzione cresce, i prezzi però scendono di molto. Secondo le prime indicazioni, che riguardano la Borsa Merci della provincia di Perugia, organo della Camera di Commercio dell’Umbria, che è tra le pochissime Borse Merci ai indicare il prezzo delle merci pagato realmente al produttore, franco consegna ai centri di raccolta, mentre le altre Borse considerano solo i prezzi praticati nelle contrattazioni tra grossisti.

Ebbene, alla Borsa Merci della provincia di Perugia i prezzi delle uve per produrre i vini Doc e Docg (ormai gran parte della produzione italiana) scendono, in media, di oltre il 26% (per la precisione -26,4%), con punte che superano il -30%. Tra le cause, il fatto che il consumo di vino è in costante riduzione: dal 2010 al 2024 il consumo, in termini di litri pro capite, si è più che dimezzato (da 21,76 a 10,3 litri).

La produzione in tutte le regioni italiane

I dati nazionali mostrano come la campagna 2024 (rispetto al 2023) sia stata caratterizzata da una tenuta della produzione nell’area al Nord (+0,6%), da forti recuperi nelle regioni centrali e un incremento contenuto nel Sud (+15,5%. Se paragoniamo il dato 2024 alla media dell’ultimo quinquennio, Nord e Centro si discostano del 5,3% e 5,4%, mentre si registra una flessione importante nell’area Sud con -25,7%.

In testa ci sono i maxi incrementi di Molise (+100%) e Abruzzo (+85%), seguiti dal +30% di Lazio, Molise, Campania e Basilicata. Quindi il +25% delle Marche, seguito dal +18% della Puglia, dal +10% della Calabria e del Piemonte. Chiude l’elenco delle regioni con il segno più l’Emilia Romagna (+7%). Friuli Venezia-Giulia e Veneto non mostrano variazione tra la produzione 2024 e quella 2024

In negativo la Liguria, ma solo del 3%, il Trentino-Alto Adige (-12,4%), la Sicilia (-16%) e, entrambe con -20%, Valle d’Aosta e Sardegna. Fanalino di coda è la Lombardia (-30%).

I prezzi delle uve per produrre vini Doc e Docg

L’ultimo Listino della Borsa Merci della Camera di Commercio dell’Umbria, relativo al 5 novembre, per quanto riguarda le uve largamente più diffuse per produrre vini rossi Doc e Docg vede quotare - prezzo pagato ai produttori - Sangiovese tra 36 e 45 euro al quintale (prezzo medio 40,5 euro), Merlot (min 40 euro, max 55 euro di uva al quintale, prezzo medio 42,5 euro), Sagrantino Docg tra 120 e 160 euro (prezzo medio 140 euro).

Per quanto riguarda invece riguarda le uve largamente più diffuse nel territorio per produrre vini bianchi Doc, Trebbiano quota tra 28 e 35 euro (prezzo medio 31,5 euro) al quintale e le uve per il Grechetto tra 40 e 45 euro al quintale (prezzo medio 42,5 euro).

Si tratta di prezzi in calo rispetto al 2023. Il risultato peggiore in assoluto – confrontando i prezzi medi 2024 con quelli 2023 - lo registra il Merlot con -34,6%, segue il Sangiovese con -31,4%. Il Trebbiano segna -30% e il Grechetto -26%.

Il quadro si completa con: le uve per produrre Cabernet Sauvignon, Gamay, Pinot Grigio, Chardonnay e Vermentino presentano un minimo di prezzo di 40 euro e un massimo di 45, con un listino medio di 42,5 euro. Il Trebbiano Spoletino segna min. 43 – max 48 euro, prezzo medio 45,5 euro.

Quanto alle variazioni di prezzo sul 2023, Gamay scende del 28%, mentre Pinot Grigio e Chardonnay flettono del 26,7%, il Vermentino fa -22,7% e il Trebbiano Spoletino -21,6%.

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