Covid-19: in attesa dell'inizio dei vaccini, decisa la ripartizione per Regioni

- di: Emanuela M. Muratov
 

Tra tante incertezze, dovute anche dalle diversità di valutazione in seno al Governo delle misure da adottare, dove e per quanto tempo, è arrivato un primo punto fermo nella strategia nazionale contro il Covid-19, con l'approvazione del piano vaccini.

L'ok è arrivato dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha approvato il relativo piano, presentato dal Commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, che ha annunciato che "nei primi giorni di gennaio partirà la vaccinazione di massa".
Le relative direttive saranno comunicate, già oggi, alle Regioni e, in settimana, verranno trasmesse le indicazioni relative alle procedure di somministrazione del vaccino.
Il primo stock di vaccini (pari al 90 per cento delle dosi che sono state richieste) riguarderà quelli destinati al personale sanitario. Le vaccinazioni partiranno ufficialmente nei primi giorni di gennaio, secondo una tabella di conferimento che è stata già ufficializzata e che riguarda la distribuzione delle prime 1.833.975 dosi.

Questa la tabella concordata:

- Abruzzo: 25.480
- Basilicata: 19.455
- Calabria: 53.131
- Campania: 135.890
- Emilia Romagna: 183.138
- Friuli VG: 50.094
- Lazio: 179.818
- Liguria: 60.142
- Lombardia: 304.955
- Marche: 37.872
- Molise: 9.294
- Provincia autonoma Bolzano: 27.521
- Provincia autonoma Trento: 18.659
- Piemonte: 170.995
- Puglia: 94.526
- Sardegna: 33.801
- Sicilia: 129.047
- Toscana: 116.240
- Umbria: 16.308
- Valle d'Aosta: 3.334
- Veneto: 164.278

Partono oggi anche le procedure relative alla candidatura di medici, infermieri e assistenti sanitari che vogliono contribuire all'attuazione del piano di somministrazione dei vaccini (possono inviare la loro candidatura al portale https://personalevaccini.invitalia.it/).
Le prime vaccinazioni potrebbero essere eseguite già subito dopo Natale, se l'agenzia europea per il farmaco, l'Ema, nella seduta fissata per il 21 dicembre (originariamente si sarebbe dovuta tenere il 29 dicembre) darà luce verde.
Tale anticipo è anche conseguenza della specifica richiesta del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha avuto l'appoggio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. È probabile che le prime somministrazioni in Europa si tengano, simbolicamente, nello stesso giorno.

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