Usa: salari e benefit cresciuti nel terzo trimestre

- di: Redazione
 
Negli Stati Uniti salari e benefit sono cresciuti ad un ritmo leggermente più veloce nel trimestre luglio-settembre rispetto ai tre mesi precedenti. Un dato che, se è un vantaggio per i lavoratori, rappresenta un rischia per la lotta che, da mesi, la Federal Reserve sta conducendo contro l’inflazione.

Usa: salari e benefit cresciuti nel terzo trimestre

Stando alle rilevazioni del Dipartimento del Tesoro, le retribuzioni misurate dall'indice del costo del lavoro sono aumentate dell'1,1% nel terzo trimestre, rispetto all'aumento dell'1% nel trimestre aprile-giugno.Rispetto a un anno fa, la crescita delle retribuzioni è rallentata al 4,3% dal 4,5% del secondo trimestre.

Al netto dell'inflazione, la retribuzione totale è aumentata dello 0,6% nel terzo trimestre rispetto all'anno precedente, molto più lentamente rispetto all'aumento dell'1,6% del secondo trimestre.
In base alle valutazioni degli economisti, la retribuzione media si è raffreddata. I salari e gli stipendi dei lavoratori del settore privato (ad eccezione di quelli che hanno bonus o godono di altri incentivi)sono aumentati dello 0,9% nel terzo trimestre, in calo rispetto all'1,1% del periodo precedente.

La crescita delle retribuzioni e dei benefici, in base all'Employment Cost Index, ha raggiunto il picco del 5,1% lo scorso autunno anche se in quel periodo l’inflazione cresceva molto più rapidamente, riducendo il potere d’acquisto complessivo degli americani. L’obiettivo della Fed è quello di rallentare l’inflazione in modo che anche i più piccoli aumenti salariali possano tradursi in guadagni di reddito adeguati all’inflazione.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha indicato che gli aumenti salariali ad un ritmo di circa il 3,5% annuo sono coerenti con l’obiettivo di inflazione del 2% della banca centrale.
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