Usa: l'industria dei giochi torna a correre, nel 2021 fatturato da 53 miliardi

Se ancora qualcuno ha il dubbio sul fatto che il banco possa anche perdere, dagli Stati Uniti arriva la prova che il banco non solo vince, ma stravince nei confronti dei giocatori. Tanto che nel 2021 l'industria dei giochi americana ha registrato il suo anno di maggior incasso di sempre.

Cresce l'industria dei giochi nel 2021 per gli Stati Uniti

Secondo l'American Gaming Association, l'industria dei giochi ha registrato lo scorso anno un fatturato di 53 miliardi di dollari, battendo il precedente record del settore (del 2019) di oltre il 20%. Il record dello scorso anno ha anche fatto dimenticare le difficoltà del 2020, quando industria, colpita dal Covid, ha affrontato mesi di chiusura, incassando solo 30 miliardi di dollari.

I risultati sono stati celebrati dal ceo dell'American Gaming Association, Bill Miller, che li ha definiti "a dir poco straordinari". La crescita è stata stimolata da un massiccio aumento delle scommesse sportive , del gioco d'azzardo online e del tradizionale ai tavoli del casinò.

I numeri positivi sono stati spinti anche dal fatto che alcuni Stati hanno legalizzato il gioco d'azzardo (oggi sono 33 quelli in cui si può giocare). I casinò continuano a essere i maggiori produttori di denaro, con entrate combinate di slot e giochi da tavolo per un totale di circa 45 miliardi di dollari, con un aumento del 6,6% rispetto al 2019. In base ai dati ufficiali, anche le scommesse sportive hanno registrato lo scorso anno una crescita delle entrate (fino a oltre quattro miliardi di dollari), mentre gli introiti determinati dal gioco online sono stati di 3,7 miliardi. Al di là dei risultati positivi, ci sono fondate aspettative per il futuro, con il ritorno alla normalità dei viaggi e dei grandi eventi.

Non tutto, comunque, è andato per il verso giusto. Come lamentano gli operatori del settore dei casinò di Las Vegas, alle prese con troppe cancellazioni a causa della variante Omicron. Anche se, con il numero in calo di casi di Covid-19, le prenotazioni alberghiere stanno iniziando a superare i livelli del 2019.