Usa: Fitch riduce rating degli Stati Uniti, l'ira dell'amministrazione Biden

- di: Redazione
 
Fitch ha declassato il rating creditizio del governo degli Stati Uniti da AAA (il più alto possibile) a AA+, ponendo alla base della sua valutazione l'aumento del debito a livello federale, statale e locale, e un "costante deterioramento degli standard di governance" negli ultimi due decenni.
Una decisione che è stata fortemente criticata dall'Amministrazione Biden, che ne ha contestato i criteri di valutazione.
A detta degli analisti, quanto deciso da Fitch è il segnale di quanto potrebbero finire pe costare ai contribuenti la crescente polarizzazione politica e le ripetute situazioni di stallo di Washington su spese e tasse. Un rating del credito inferiore, nel tempo, potrebbe infatti aumentare i costi di prestito per il governo degli Stati Uniti.

Usa: Fitch riduce rating degli Stati Uniti, l'ira dell'amministrazione Biden

Il taglio del rating creditizio di Fitch è solo il secondo nella storia degli Stati Uniti. Prima era accaduto nel 2011, quando Standard & Poor's tolse agli Stati Uniti, dopo uno scontro durissimo sul limite di indebitamento dell'Amministrazione, il suo rating AAA. Per capire il potenziale impatto della decisione di Fitch, basta pensare che, in un rapporto del 2012, il Government Accountability Office stimò che la situazione di stallo del bilancio 2011 aveva aumentato, per quell'anno, i costi di prestito del Tesoro di 1,3 miliardi i dollari. Il declassamento da parte di Fitch non è giunto completamente inatteso, dal momento che il 24 maggio l'agenzia aveva detto che avrebbe potuto rimuovere il rating tripla A del governo, mentre il Congresso lottava nuovamente per aumentare il limite di prestito. Quasi una settimana dopo è stato raggiunto un accordo che ha sospeso il limite e tagliato circa 1,5 trilioni dal deficit pubblico nel decennio successivo.

Per Fitch, a peggiorare la situazione è stato l'acuirsi delle divisioni politiche sulla spesa e sulla politica fiscale, aggiungendo che la governance degli Stati Uniti è diminuita rispetto ad altri Paesi con rating elevato. La reazione dell'Amministrazione non si è fatta attendere, con il segretario al Tesoro, Janet Yellen, che ha definito la decisione dell'agenzia ''arbitraria'' e "basata su dati obsoleti".
Yellen, a sostengo del suo punto di visto, ha detto che l'economia statunitense si è rapidamente ripresa dalla recessione pandemica (con una crescita del 2,4%, su base annua, nel trimestre aprile-giugno), con il tasso di disoccupazione vicino al minimo di mezzo secolo.

Fitch ha anche precisato che nella sua decisione hanno inciso gli eventi del 6 gennaio del 2021, con l'assalto a Capitol Hill, di cui è stato nelle ultime ore chiamato a rispondere l'ex presidente Donald Trump, che hanno delineato un governo instabile. Un altro fattore nella decisione di Fitch è il timore che l'economia statunitense precipiti in una "lieve recessione" negli ultimi tre mesi di quest'anno e all'inizio del prossimo anno.
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