Usa: l'economia da aprile a giugno si è ridotta dello 0,6%

- di: Redazione
 
L'economia statunitense si è ridotta a un tasso annuo dello 0,6% da aprile a giugno, una percentuale invariata rispetto alla precedente stima del secondo trimestre. Lo ha reso noto il governo, precisando che si tratta del secondo trimestre consecutivo di contrazione economica, una regola pratica informale per una recessione. La maggior parte degli economisti, citando un mercato del lavoro americano forte e resiliente, ritiene che la più grande economia mondiale non sia ancora in fase di recessione. Ma temono che questa condizione possa concretizzarsi a causa delle politiche della Federal Reserve che continua ad aumentare i tassi di interesse per combattere l'inflazione.

Usa, cala l'economia a giugno

La spesa dei consumatori è cresciuta a un tasso annuo del 2%, ma tale aumento è stato compensato da un calo delle scorte di imprese e degli investimenti immobiliari.
L'economia statunitense ha inviato segnali contrastanti quest'anno. Il prodotto interno lordo è arretrato nella prima metà del 2022. Ma il mercato del lavoro è rimasto forte. I datori di lavoro stanno aggiungendo una media di 438.000 posti di lavoro al mese quest'anno, il secondo anno migliore per le assunzioni (dietro al 2021) nei registri del governo che risalgono al 1940. La disoccupazione è al 3,7%, un livello basso per gli standard storici. Attualmente ci sono circa due posti di lavoro per ogni americano disoccupato.

Ma la Fed ha alzato i tassi di interesse cinque volte quest'anno - l'ultima il 21 settembre - per frenare i prezzi al consumo, che erano aumentati dell'8,3% ad agosto rispetto all'anno precedente nonostante il crollo dei prezzi della benzina. Gli oneri finanziari più elevati aumentano il rischio di una recessione e di una maggiore disoccupazione.
Il Dipartimento del Commercio ha resi noti numeri rivisti per il PIL degli ultimi anni. L'aggiornamento ha mostrato che l'economia ha ottenuto risultati leggermente migliori nel 2020 e nel 2021 rispetto a quanto riportato in precedenza. Il PIL è aumentato del 5,9% lo scorso anno, in aumento rispetto al 5,7% precedentemente segnalato; e, martellato dalla pandemia di coronavirus, si è ridotto del 2,8% nel 2020, non così male come il 3,4% precedentemente registrato.
Il PIL è rimasto invariato per il 2018 (2,9%) e il 2019 (2,3%). La crescita per il 2017 è stata leggermente declassata, dal 2,3% al 2,2%.

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