Turismo, i vacanzieri per l'inverno 2024 tornano ai livelli pre-pandemia

- di: Barbara Bizzarri
 

La voglia di vacanza degli italiani non si ferma nonostante le difficoltà economiche dovute all’inflazione, e il 64% dei connazionali prevede di fare almeno un periodo di vacanza tra gennaio e marzo 2024 riportando la percentuale dei vacanzieri ai livelli pre-pandemia (a novembre 2019 la quota di viaggiatori invernali era pari al 63%): è quanto emerge dall’aggiornamento dell’indagine Ipsos, la terza più grande società di ricerche di mercato al mondo, quotata all’Euronext di Parigi e Future4Tourism.

Turismo, i vacanzieri per l'inverno 2024 tornano ai livelli pre-pandemia

Tra chi ha già deciso la destinazione, l’Italia perde consensi rispetto al passato più recente, pur rimanendo saldamente al primo posto nelle scelte dei viaggiatori (62%; con un calo del 6% in confronto all’inverno 2023). Si ricomincia a viaggiare principalmente verso le mete europee (25%) e si accresce l’interesse per le crociere (4%).

Relativamente alla tipologia di vacanza, i viaggiatori si suddividono quasi equamente tra vacanze in città d’arte, vacanze al mare e vacanze in montagna-lago-collina. Relativamente a questo aspetto, nonostante si registri una ripresa delle visite culturali, queste restano ancora lontane dal periodo pre-pandemico (45% delle scelte vs il 35% attuale) favorendo le destinazioni di mare e montagna.

L’inverno per molti italiani significa trascorrere giornate sulla neve. Tra gli sciatori il 20% non modificherà le proprie abitudini rispetto agli scorsi anni: il restante 80% si vedrà costretto a adottare strategie di contenimento della spesa.  Si sceglieranno località con prezzi degli impianti di risalita più contenuti (31%) e si ridurranno le giornate di sci (27%), fino ad arrivare alla completa rinuncia alla pratica sportiva, almeno per quest’anno (22%).

Infine, quali sono le previsioni per le vacanze del periodo natalizio? Il 20% degli italiani è intenzionato a fare un periodo di vacanza fuori casa durante le festività (in aumento di 2pp rispetto allo scorso anno). Circa 8 connazionali su 10 rimarranno in Italia.

La festività che si decide di includere nel proprio periodo di viaggio è prevalentemente il Capodanno, per il 47% dei viaggiatori. In aumento anche la quota di coloro che, pur facendo vacanze via da casa, non includeranno alcuna festività, pari al 31% e in crescita del 7% rispetto all’anno scorso.

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