Gran Bretagna: i conservatori scelgono Liz Truss per succedere a Boris Johnson

- di: Redazione
 
Il Partito conservatore del Regno Unito, com'era ampiamente previsto negli ultimi giorni, ha scelto l'attuale ministro degli Esteri Liz Truss come nuova leader, quindi indicandola come prossimo primo ministro del Paese. Di conseguenza, ancora poche ore e Boris Johnson lascerà il n.10 Downing Street, con molti più nemici di quando vi aveva fatto ingresso come premier. Liz Truss (che riceverà l'incarico ufficiale dalla Regina, nella residenza di Balmoral) ha battuto Rishi Sunak in un'elezione per la leadership conservatrice, alla quale hanno potuto partecipare 180 mila membri paganti del partito.
Abbastanza scontate le dichiarazioni del futuro primo ministro, che si è detta onorata dell'incarico rendendo omaggio all' "amico" Boris Johnson, al quale subentrerà come quarto premier dal 2016 e come terza donna (dopo Margareth Thatcher e Theresa May) in assoluto.

Gran Bretagna: Liz Truss succede a Boris Johnson

I membri del Partito conservatore hanno espresso il loro voto dopo otto settimane di campagna, con Truss – una accanita sostenitrice di Johnson, di cui non ha mai appoggiato la decisione di dimettersi – emergendo quasi subito come la netta favorita.
La corsa a due è stata dominata dal programma dei candidati per affrontare una grave crisi economica, caratterizzata soprattutto dall'impetuoso lievitare delle bollette energetiche delle famiglie (destinate a salire alle stelle questo inverno) e l'inflazione, che ha già raggiunto il massimo da quattro decenni al 10,1% e con ulteriori prospettive negative, secondo la Banca d'Inghilterra. Altro terreno di scontro tra Truss e Sunak è stato quello delle tasse, con la prima che ha affermato che non le avrebbe aumentate, mentre il secondo ha sostenuto l'urgenza dell'imposizione di una tassa sugli enormi profitti delle società energetiche, il cui ammontare doveva essere destinato per alleviare il carico sulle famiglie.

Sulla crisi energetica Truss ha promesso un'azione entro una settimana dal suo insediamento a Downing Street, anche se non ha ancora spiegato i suoi piani nel dettaglio.
Truss avrà un duro compito anche sul fronte dei conservatori, un partito che il divisivo mandato di Johnson ha spaccato, anche per la gestione della pandemia, con le troppe ''licenze'' che lui si è concesso, come nel caso dei party nella sua residenza, mentre ai britannici era impedito di uscire di casa.

Il leader del partito laburista di opposizione, Sir Keir Starmer, ha affermato, in un editoriale pubblicato sul The Sunday Telegraph, che la nomina di un quarto primo ministro conservatore negli ultimi anni non ha segnato una "nuova alba" per la Gran Bretagna: ''mentre l'estate si trasforma in autunno, le ombre della crisi si stanno allungando, incombendo sull'intero Paese. Non vi è alcun segno che né Rishi Sunak né Liz Truss abbiano colto la scala di ciò che ci sta di fronte, per non parlare di possedere le risposte''.
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