A poche ore dal suo giuramento come 47mo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha svelato un ambizioso programma di governo volto ad affrontare alcune delle sfide più pressanti per il Paese e il mondo. Durante un infuocato comizio alla Capital One Arena, Trump ha illustrato una serie di impegni che spaziano dalla costruzione di un sistema di difesa missilistico simile alla "Iron Dome" israeliana alla promessa di porre fine alla guerra in Ucraina.
Una “Iron Dome” made in USA
Dal palco della Capital One Arena, Trump ha dichiarato la sua intenzione di avviare la costruzione di un sistema di difesa missilistico ispirato alla "Iron Dome" israeliana. “Sarà interamente realizzato negli Stati Uniti, per proteggere la nostra patria da ogni minaccia”, ha affermato con decisione. Questo progetto si inserisce in un contesto di crescenti tensioni globali e sottolinea la necessità di infrastrutture difensive all’avanguardia.
Attualmente, gli Stati Uniti dispongono di sistemi avanzati come il THAAD e il Patriot, ma un sistema simile alla "Iron Dome" potrebbe rafforzare ulteriormente la protezione contro minacce a corto raggio. Secondo analisti militari, questa iniziativa potrebbe inoltre stimolare l’industria della difesa americana, contribuendo a creare nuovi posti di lavoro.
Visita ai luoghi colpiti dagli incendi in California
Trump ha annunciato che venerdì si recherà in California per valutare di persona i danni causati dai devastanti incendi che hanno colpito lo stato. “Abbiamo assistito a una distruzione che non dovrebbe mai accadere,” ha detto, sottolineando l’importanza di affrontare le emergenze ambientali con misure concrete.
I sostenitori delle politiche ambientali si aspettano che questa visita porti a interventi significativi, come una migliore gestione delle foreste e un aumento delle risorse per la prevenzione degli incendi. Rimane da vedere se Trump adotterà un approccio più proattivo nei confronti delle politiche climatiche.
La fine della guerra in Ucraina
In ambito di politica estera, Trump ha promesso di porre fine alla guerra in Ucraina. “Metterò fine a questo conflitto e impedirò lo scoppio della Terza Guerra Mondiale. Non sapete quanto siamo vicini a una catastrofe globale,” ha dichiarato con enfasi.
La comunità internazionale ha accolto questa promessa con scetticismo, ma anche con una certa speranza. La guerra in Ucraina, che dura ormai da anni, ha portato a devastazioni senza precedenti e a un numero crescente di vittime civili. Trump ha anche accennato alla possibilità di avviare nuovi negoziati per risolvere il caos in Medio Oriente.
Il ritorno del sogno americano
Trump ha assicurato ai suoi sostenitori che la sua amministrazione sarà sinonimo di prosperità. “I prossimi quattro anni saranno i migliori della storia americana,” ha promesso. “Settantacinque giorni fa, con il vostro voto, avete salvato il nostro Paese.”
Il suo piano economico prevede una riduzione delle tasse, un calo dell’inflazione e un aumento dei salari. Queste misure, se attuate, potrebbero rappresentare un importante impulso per l’economia americana, già segnata da profonde disuguaglianze.
Politiche sull’immigrazione e sicurezza al confine
Uno dei temi centrali del discorso di Trump è stato quello dell’immigrazione. “L’invasione al confine finirà lunedì,” ha detto, riferendosi al giorno successivo al suo insediamento. Secondo fonti vicine alla Casa Bianca, tra i primi decreti esecutivi che Trump intende firmare ci sarà il ripristino della politica "Remain in Mexico" e il dispiegamento di truppe per rafforzare la sicurezza al confine con il Messico.
Inoltre, il presidente eletto ha annunciato l’intenzione di dichiarare i cartelli della droga organizzazioni terroristiche, una mossa che potrebbe avere implicazioni significative sia per la politica interna che per le relazioni con i Paesi dell’America Latina.
Cambiamenti al Dipartimento di Stato
Secondo quanto riportato dal Washington Post, decine di diplomatici si dimetteranno dal Dipartimento di Stato su richiesta dello staff di Trump. Questa decisione riflette il desiderio dell’amministrazione entrante di apportare cambiamenti radicali alla politica estera americana, con un focus particolare sui dazi, sulla risoluzione dei conflitti e sulla stabilizzazione del Medio Oriente.
Grazia agli assalitori del Campidoglio
Una delle questioni più controverse riguarda la possibilità che Trump conceda la grazia a molti degli individui coinvolti nell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Secondo la CNN, questa misura potrebbe essere tra le prime azioni della nuova amministrazione. “Ho promesso giustizia per coloro che hanno difeso il loro Paese,” ha detto Trump durante la campagna elettorale.
Critici e sostenitori hanno opinioni divergenti su questa scelta, che potrebbe alimentare ulteriormente le tensioni politiche nel Paese.
La questione TikTok
In una mossa inusuale, Trump potrebbe firmare un ordine esecutivo su TikTok durante la cerimonia di insediamento. Secondo Politico, l’ordine mirerebbe a “salvare” l’app cinese nonostante le critiche di alcuni repubblicani. La presenza del Ceo di TikTok alla cerimonia ha già suscitato polemiche, evidenziando le divisioni all’interno del partito.
Collaborazione con la Cina
Intanto, il vicepresidente cinese Han Zheng ha incontrato a Washington il vicepresidente eletto J.D. Vance, esprimendo ottimismo sulle relazioni bilaterali. “Nonostante le differenze, esiste un enorme potenziale di cooperazione tra Cina e Stati Uniti,” ha dichiarato Han, secondo quanto riportato dall’agenzia Xinhua.
Mentre Trump si prepara a tornare alla Casa Bianca, le sue promesse audaci e le posizioni controverse stanno già definendo i contorni di un mandato che si preannuncia tanto trasformativo quanto divisivo. Sarà interessante vedere se riuscirà a mantenere le promesse fatte e a realizzare la sua visione di un’America rinnovata e più forte.
(Nella foto Donald Trump, presidente eletto Usa, con Pamela Bondi, che sarà ministro della Giustizia, in aereo)