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Top Manager Reputation, Berlusconi in vetta. Descalzi e Mazzoncini in forte ascesa

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Top Manager Reputation, Berlusconi in vetta. Descalzi e Mazzoncini in forte ascesa

Per la prima volta Pier Silvio Berlusconi conquista la vetta della Top Manager Reputation. Con un punteggio di 85,92, il ceo di Mediaset si impone in una classifica che fotografa la percezione dei leader d’impresa nel rapporto con media, politica e mercato. A spingerlo in alto sono stati i risultati dei palinsesti televisivi, gli ascolti di Canale 5, le dichiarazioni rilasciate nelle ultime settimane e soprattutto i movimenti di Mfe sul fronte finanziario. Sullo sfondo resta la suggestione, mai confermata ma sempre evocata, di una possibile discesa in politica che contribuisce ad alimentarne la visibilità.

Top Manager Reputation, Berlusconi in vetta. Descalzi e Mazzoncini in forte ascesa

Sale di tre posizioni Claudio Descalzi, ceo di Eni, che si colloca al secondo posto con 84,40 punti. A favorire la scalata sono stati due annunci di rilievo internazionale: l’accordo con Bmw per la fornitura di soluzioni energetiche innovative e un contratto da 1,5 miliardi di dollari legato a un giacimento in Algeria. Due mosse che rafforzano la centralità di Eni nello scacchiere energetico globale e consolidano la reputazione personale del suo numero uno, percepito come manager capace di muoversi tra diplomazia e business.

Messina e gli investimenti per l’occupazione
Al terzo posto si conferma Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, con 84,32 punti. Il suo posizionamento resta forte grazie all’annuncio di un maxi piano da 10 miliardi destinato a sostenere l’occupazione. Una scelta che ha avuto un ampio eco nei media e che ha rafforzato la percezione di Messina come leader attento al legame tra istituzioni finanziarie e responsabilità sociale.

Mazzoncini, l’innovazione come leva
In quarta posizione, con 81,71 punti, sale di due gradini Renato Mazzoncini, ceo di A2A. A spingere la sua crescita sono stati gli investimenti sul welfare aziendale e l’inaugurazione del primo datacenter in Italia con raffreddamento a liquido. Una novità che porta A2A al centro del dibattito su innovazione e sostenibilità, rafforzando il profilo del manager come figura capace di coniugare tradizione industriale e nuove frontiere tecnologiche.

Donnarumma e Di Foggia, ascesa costante
Scorrendo la classifica, spiccano le crescite di Stefano Donnarumma e Giuseppina Di Foggia. Il primo, alla guida di Ferrovie dello Stato, guadagna due posizioni grazie alla presentazione di un piano da 20 miliardi per la mobilità sostenibile, che ha catalizzato attenzione e consensi. La seconda, ceo di Terna, cresce di tre posizioni con il progetto “Innovation Zone Adriatico”, destinato a rafforzare le reti energetiche e a stimolare lo sviluppo tecnologico nel settore. Entrambi consolidano così la loro immagine di manager innovativi e orientati al futuro.

L’ingresso di Cattaneo
A completare il quadro, l’ingresso nella Top 20 di Flavio Cattaneo, ceo di Enel. Con 66,46 punti, Cattaneo balza all’improvviso al diciottesimo posto, guadagnando otto posizioni. Un risultato che riflette il riconoscimento della stampa internazionale per le performance di Enel in Borsa e per la solidità del piano industriale presentato negli ultimi mesi. Un segnale forte, che rafforza il profilo del manager e la proiezione globale dell’azienda.

Una classifica che riflette i trend

La Top Manager Reputation di luglio mostra come media, innovazione e politica siano le variabili decisive nella percezione dei leader aziendali. Berlusconi rappresenta la potenza comunicativa, Descalzi la centralità energetica, Messina la solidità bancaria, Mazzoncini la spinta tecnologica, Donnarumma e Di Foggia la capacità di disegnare futuro. Cattaneo, infine, simboleggia il peso dei riconoscimenti esteri. Una fotografia dinamica che racconta non solo i manager, ma anche le priorità dell’Italia economica di oggi.

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