Tim accelera la ripresa: ricavi e margini su, nuovo Cfo in arrivo

Primo semestre 2025 positivo: perdite in netto calo, cash flow in ripresa e rilancio del management.

(Foto: Pietro Labriola, Ceo di Tim).

Tim archivia il primo semestre 2025 con segnali evidenti di rinascita: ricavi in aumento, margini migliorati, e perdite drasticamente ridotte. Il management lancia segnali forti: nuovi ingressi, conferma delle guidance e un’accelerazione prevista nella seconda metà dell’anno.

Risultati semestrali: numeri in chiaro

• I ricavi totali salgono a circa €6,6 miliardi, in crescita del +2,7% su base annua.
• L’EBITDA di Gruppo cresce del 5,5%, toccando i €2,1 miliardi, mentre l’EBITDA after lease si attesta attorno a €1,7 miliardi (+5,0%).
• La perdita netta si riduce significativamente: da –€646 milioni a –€132 milioni. Nel solo secondo trimestre, il risultato netto ante terzi è positivo per €43 milioni, con quello attribuibile alla controllante quasi in pareggio (–€8 milioni).

Performance per area geografica

• Italia: ricavi totali intorno a €4,5 miliardi (+1,6%); EBITDA after lease circa €1 miliardo (+4,2%).
• Consumer: €3 miliardi di ricavi (+0,1%), churn in calo e ARPU in crescita nel fisso e mobile.
• Enterprise: €1,6 miliardi di ricavi (+4,7%), con il cloud al centro della crescita (+25%).
• Tim Brasil: ricavi pari a circa €2,1 miliardi (+4,8%), EBITDA after lease di circa €0,8 miliardi (+6,1%) grazie alla crescita nel segmento mobile e all’efficienza operativa.

Debito e flussi finanziari in via di guarigione

• Il debito netto rettificato after lease rimane stabile intorno ai €7,5 miliardi al 30 giugno 2025.
• Il free cash flow dopo lease del secondo trimestre è positivo per circa €100 milioni, aprendo prospettive di cassa positiva nella seconda metà del 2025.

Rimescolamento nel management: uscite ed entrate

• Piergiorgio Peluso, già CFO di Tim fino al 2019, torna come advisor da ottobre e assumerà formalmente il ruolo di Chief Financial Officer dal 6 novembre 2025, sostituendo Adrian Calaza, che resterà in carica fino alla presentazione dei risultati del terzo trimestre e fino al 31 dicembre per garantire il passaggio di consegne.
• Eugenio Santagata, Chief Public Affairs, Security & International Business Officer, rassegna le dimissioni efficaci dal 31 agosto; si vocifera un suo ingresso in Fincantieri nel settore difesa.
• Leonardo de Carvalho Capdeville è il nuovo Chief Technology Officer dal 23 giugno, parte della prima linea strategica dell’azienda.

Le prospettive per la seconda metà del 2025

Il management – guidato da Pietro Labriola – sottolinea una crescita evidente nel secondo trimestre e prevede una decisa accelerazione nella seconda parte dell’anno, confermando tutte le guidance per il 2025 in termini di crescita dell'EBITDA, cassa e sostenibilità del debito.

Tra i fattori che sosterranno questa traiettoria: il consolidamento previsto del settore tlc in Italia, l’integrazione con FiberCop e Fastweb, e il focus sul cloud e sull’efficienza operativa.

Una trasformazione tangibile

La semestrale di Tim riflette una trasformazione tangibile: più stabilità nei conti, meno perdite e una visione rinnovata. Il ritorno di Peluso, il cambio al vertice tecnologico e l'uscita di figure strategiche segnano una svolta manageriale. Il Cloud e l’espansione in Brasile alimentano la crescita, mentre la promessa di cassa positiva a fine anno dispone le basi per una Tim ridisegnata e pronta a giocare da protagonista nel panorama tlc italiano ed europeo.