Sembra che la battaglia sui voucher si combatta sul fronte dei device e non su quello delle connessioni

- di: Redazione
 
Il momento per l'Italia è complicato per mille motivi, primo fra tutti le enormi difficoltà dovute all'emergenza sanitaria che si ripercuotono sull'equilibrio finanziario del paese e delle famiglie. Proprio per questo motivo, almeno quando si parla degli aiuti che il Governo mette a disposizione dei cittadini, ci sarebbe un disperato bisogno di star lontani dalle polemiche. Ma purtroppo non è così, nemmeno nel caso del bonus Banda Larga.

Il voucher concesso dall'esecutivo per un ammontare di 500 euro dovrebbe servire a nuclei familiari con un Isee che non supera i 20.000 euro per acquistare dispositivi come pc e tablet, oppure abbonamenti internet veloci. Ma le specifiche che i device devono avere per poter rientrare nella fattispecie del bonus hanno sollevato più di un sopracciglio. 

Con un articolo del 6 novembre, Dday aveva segnalato come tali specifiche, previste da Infratel, riducessero di fatto il campo dei pc a un unico modello, il Microsoft Surface Book 3, il cui prezzo supera i 2400 euro (non propriamente accessibile a tutti, considerando l'ammontare dell'Isee che è necessario per usufruire del bonus). L'unica azienda di telecomunicazioni che fornisce un'alternativa è TIM, che grazie alla vicinanza con Onda ha pensato bene di fare "scorta" del modello Onda Oliver, che soddisfa i requisiti richiesti pur non essendo un dispositivo particolarmente avanzato.

Ma non è tutto: per incontrare al 100% le richieste del bando, c'è bisogno di acquistare una webcam esterna che è stata immediatamente resa disponibile da TIM e Onda in bundle. Fra le specifiche infatti c'è anche una fotocamera da 8 megapixel f/1.9, risoluzione quasi introvabile se non in un computer potente come il Surface Book 3.
Gli operatori hanno immediatamente sollevato dubbi sulla scelta delle due aziende di permettere la vendita della webcam in un "pacchetto unico", riuscendo quindi a raggiungere le specifiche richieste grazie a un bundle. E come riportato da Dday, il chiarimento fornito da Infratel non ha fatto altro che inasprire la questione.

"Riguardo le richieste di chiarimento dagli operatori" - si legge in una nota - "si conferma, il requisito della fotocamera può essere soddisfatto anche grazie a un dispositivo esterno adatto". Nessun accenno al possibile uso di bundle per altri motivi, scelta che alimenta le polemiche su un possibile "asse" fra Infratel e TIM, anche perché il comunicato di fatto respinge qualsiasi altra proposta simile come quella fatta da WindTre di aggiungere un battery pack esterno per il tablet Lenovo che in questo modo avrebbe rispettato le richieste del bando.

Questa situazione riaccende le discussioni sulla vicinanza fra Bellezza e Gubitosi che ben presto si potrebbe allargare anche a questioni più importanti come quella della rete unica. Di fatto però, il tira-e-molla che ne consegue può essere solo dannoso: la prossima settimana il ricorso di ANCRA e AIRES sarà discusso presso il TAR del Lazio con la possibilità di sospendere il provvedimento nella speranza che la regolamentazione venga rivista. E tutto questo sta succedendo dimenticando una cosa, cioè che nell'infinito braccio di ferro degli interessi privati, la soddisfazione dei consumatori (dopo aver sbandierato l'obiettivo del Governo di spingere verso un percorso di digitalizzazione) sembra sempre restare l'ultimo problema che si vuole risolvere.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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