Taddeo (Mexedia): "Il digitale è cruciale per la competitività del settore turismo"

- di: Daniele Minuti
 
Mexedia ha presentato il report intitolato "Le rotte digitali del turismo" dell'Osservatorio sulla Digitalizzazione, che sarà illustrato all'Arsenale di Venezia durante la premiazione della competizione velica "Marina Militare Nastro Rosa Tour".

Pubblicato il report "Le rotte digitali del turismo" dell'Osservatorio sulla Digitalizzazione di Mexedia

A parlare dell'analisi è stato il CEO, Orlando Taddeo (nella foto) e dalle sue parole è emersa l'importanza che il digitale può avere sia per le aziende turistiche che per il settore intero: "Il digitale avrà un ruolo cruciale per la competitività delle aziende e del settore del turismo nell’epoca post pandemica. Ci troviamo di fronte a nuovi modelli di business e gli investimenti del PNRR devono essere usati anche in questa direzione. Il settore produce il 7% del PIL e occupa circa il 6% dei lavoratori italiani; considerando anche gli effetti indiretti, ovvero quelli generati negli altri comparti produttivi, il suo peso sale al 13% in termini di PIL e al 14% in termini di occupazione. L’emergenza sanitaria legata alla pandemia - spiega Taddeo - ha spinto gli investimenti in digitalizzazione da parte delle imprese turistiche. Ne è derivata, secondo l’ISTAT, una forte crescita delle comunicazioni con i clienti tramite il sito web aziendale (la quota di imprese che lo utilizzano è passata dal 45,3%, pre-Covid, al 50,8%), o i canali social (dal 45% al 54,7%), nonché ad un ampliamento dei canali digitali di commercializzazione".

Nel report viene chiarito come le prestazioni per le imprese turistiche alla fine del 2021 fossero cresciute in maniera migliore sulla media di altre imprese, caratterizzate da quote sul totale di fatturato realizzato tramite sito web (che nel 2021 hanno raggiunto un range fra il 5 e il 15%). Il settore turistico ha raggiunto il 35%.

La pandemia porterà alla creazione di nuove nicchie e segmenti di mercato, da seguire con grande attenzione: le tendenze che si leggono nei comportamenti dei viaggiatori obbligano le imprese a costruire strategie efficaci anche nel lungo periodo, compresa quella digitale per sfruttare potenzialità come quelle legate ai big data o all'Intelligenza Artificiale.

Taddeo, descrivendo l'enorme peso che il turismo ha nell'ottica dell'economia italiana a livello di valore e occupazione, ha parlato delle opportunità legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: "PNRR e turismo
"Il PNRR ha messo a disposizione per il turismo 2,4 miliardi di euro, di cui circa 1,78 miliardi di euro per la competitività delle imprese turistiche, specialmente per accompagnare la trasformazione del settore turistico italiano rendendolo più competitivo grazie anche a una maggiore diffusione delle tecnologie digitali. Gli investimenti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza hanno l’obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e di promuovere un’offerta turistica sostenibile dal punto di vista ambientale, basata su innovazione e digitalizzazione dei servizi. Le azioni previste nel Piano riguardano, in particolare, il miglioramento delle strutture ricettive e dei servizi ad essi collegati, una maggiore fruibilità del patrimonio turistico, il sostegno al credito per le aziende del comparto turistico e incentivi fiscali a favore delle piccole e medie imprese del settore. Vista la complessità del settore turistico, che coinvolge diversi interlocutori istituzionali, è necessario avere un approccio integrato nella gestione delle necessità del settore turistico, che si realizzi attraverso il coinvolgimento del governo centrale e delle istituzioni locali insieme agli attori economici attivi nella filiera turistica. La definizione delle politiche strategiche per il settore dovrebbe, dunque, essere decisa in collaborazione tra attori pubblici e privati. Una ripresa sostenibile richiede un impegno per garantire migliori infrastrutture di collegamento, migliori servizi, una gestione razionale dei flussi turistici, una diversificazione dell'offerta turistica e lo sviluppo di competenze in materia di sostenibilità per gli operatori del settore".

Una corsa al digitale che è forzata anche dalle necessità nate dalla pandemia e che stanno spingendo le aziende ad avere più attenzione su tecnologia, taglio di impatto ambientale e sul territorio. L'Italia però è ancora indietro: "Secondo la Commissione europea" - spiega Taddeo - "tre fattori hanno inciso maggiormente su questo ritardo: il capitale umano, la connettività e la diffusione dei servizi pubblici digitali. Capire le principali ragioni che spiegano il ritardo italiano è cruciale perché ci offrono indicazioni sulla strada da seguire per modernizzare il nostro Paese e renderlo più competitivo, al pari con i Paesi più avanzati, in un contesto europeo e globale che sta velocemente cambiando".

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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