In Svezia scoperti 'depositi significativi' di terre rare

- di: Redazione
 
Occorreranno ancora molti anni (almeno una decina), ma la quasi totale dipendenza dell'Europa dalla Cina, principale fornitore delle preziosissime terre rare, potrebbe essere alla fine. Le terre rare sono un elemento necessario per la realizzazione di moltissimi oggetti di uso quotidiano, come gli smartphone, o necessari per sfruttare le fonti energetiche alternative. La LKAB, industria estrattiva di proprietà dello Stato svedese ha infatti annunciato di avere individuato in Lapponia ''depositi significativi'' di terre rare.

In Svezia scoperti 'depositi significativi' di terre rare

La società estrae il minerale di ferro a Kiruna, quasi 1.000 chilometri a nord di Stoccolma. Il suo annuncio parla di una potenzialità di un milione di tonnellate di ossidi di terre rare, cioè, secondo LKAB, il più grande deposito conosciuto del suo genere in Europa, anche se i tempi per renderlo produttivo potrebbero essere lunghi. La notizia arriva, peraltro, quando la Commissione Europea sta definendo la proposta per il suo Critical Raw Materials Act che dovrebbe aiutare a sviluppare catene di approvvigionamento affidabili e solide.

Le terre rare oramai sono presenti in quasi tutte le attività quotidiane, essendo utilizzate, ad esempio, nei dischi rigidi dei computer e in apparecchiature in campo elettrico. La loro importanza è cresciuta un modo esponenziale negli ultimi anni per rapida crescita dell'energia verde, alimentando turbine eoliche e motori di auto elettriche. Ma, al momento, l'Europa è quasi totalmente dipendente dalle esportazioni cinesi, che oggi ammontano al 98% del suo fabbisogno. Secondo la Commissione europea, inoltre, la domanda aumenterà di cinque volte entro il 2030 a causa della transizione digitale e verde dell'economia del blocco. La LKAB ha reso noto che i depositi di terre rare sono stati trovati vicino alla più grande miniera sotterranea di minerale di ferro del mondo che la società gestisce a Kiruna. L'esplorazione non inizierà per anni anche se i permessi vengono consegnati molto velocemente.

"Se guardiamo a come hanno funzionato altri processi di autorizzazione all'interno del nostro settore, ci vorranno almeno 10-15 anni prima che possiamo effettivamente iniziare a estrarre e fornire materie prime al mercato"
, ha dichiarato il CEO di LKAB Jan Moström.
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